"Una Villa Borromeo bambina per gli adulti di domani"
La proposta del docente universitario Raffaele Mantegazza all'indirizzo dell'Esecutivo Bono sull'utilizzo degli spazi di Villa Borromeo
Durante l’ultima campagna elettorale hanno duellato non poco su diverse tematiche, ma ora è arrivato il tempo di abbandonare, si fa per dire, l’ascia di guerra per collaborare insieme per il futuro di Villa Borromeo di Arcore e non solo.
I protagonisti di questa pace ritrovata sono il docente universitario Raffaele Mantegazza, già assessore alla Cultura durante il primo mandato di Rosalba Colombo e il sindaco Maurizio Bono.
Il primo evento che li ha fatti avvicinare è stata la due giorni organizzata dall’Amministrazione comunale, circa un mese fa, per invocare la pace tra tutti i popoli. Una proficua collaborazione che nei giorni scorsi ha portato lo stesso Mantegazza a tendere la mano al primo cittadino lanciando l’idea di creare gli stati generali per collaborare insieme al fine di dare una futura destinazione alla Villa, simbolo della città.
Una Villa Borromeo "bambina"...
"Una villa bambina per adulti futuri". Così il docente universitario ha riassunto il suo sogno: fare della Villa Borromeo d’Adda la sede di un Centro Internazionale di studi sull’Infanzia e l’adolescenza. Mantegazza vorrebbe allestire all’interno della villa un museo interattivo che possa proseguire nel Parco attraverso l’installazione di giochi per bambini ad hoc. Un contenitore che potrebbe prendere il nome di "EduArcore".
"Sarebbe bello organizzare ogni anno un convegno internazionale sull’infanzia e l’adolescenza e invitare esperti di fama mondiale e allestire parallelamente laboratori per bambini, ragazzi, genitori - ha spiegato Mantegazza - Mi piacerebbe permettere l’accesso regolamentato agli spazi della villa ad associazioni che organizzino periodicamente eventi teatrali, ludici ecc rivolti ai bambini e ai ragazzi, lavorando sulla già consolidata relazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, organizzare percorsi, mostre, riflessioni sul rapporto tra i bambini e la bellezza. E, ancora, realizzare una guida ludica alla visita del Parco e della Villa rivolta ai bambini sotto la forma di una Caccia al Tesoro; allestire un piccolo spazio di prodotti realizzati dai bambini con le proprie mani, con una sezione dedicata alle letterine scritte a mano, come volano per l’organizzazione dell’evento “Ti mostro come di fa” in cui un adulto a turno insegna ai bambini a riparare una bici, costruire un tavolino ecc ecc. Infine continuare ad arredare il parco con giochi ludici spiegati ai genitori, coinvolgere le scuole e creare anche un museo del giocattolo locale. Insomma un laboratorio permanente che, però, richiede uno sforzo economico".
Mantegazza ha voluto lanciare l’idea di dare vita agli stati generali per un confronto che possa coinvolgere in primis i politici, di tutti gli schieramenti, e anche la cittadinanza.
"Villa Borromeo quanto mi costi?"
La proposta di Mantegazza si inserisce in una profonda riflessione che l’Esecutivo sta portando avanti da mesi sul futuro della montagnola. Ma non può esserci analisi completa della situazione senza i numeri che, purtroppo, fotografano un quadro difficile dal punto di vista della gestione finanziaria dell’immobile. Oggi i numeri, talvolta freddi e insignificanti, evidenziano una criticità importante a cui far fronte il prima possibile. Ricordiamo che il contratto di locazione della Villa Borromeo è partito nel luglio del 2019 con la scelta di un tasso di interesse variabile e il Comune dovrà pagare le rate di leasing fino al 2039, con una maxi rata finale di 982mila euro.
I numeri dell'assessore Corbetta
Proprio durante l’ultimo consiglio comunale pre-natalizio, durante la discussione del bilancio di previsione (bocciato dall’Assise), l’assessore al Bilancio Serenella Corbetta ha ventilato la possibilità di versare la quota rimanente ed estinguere anticipatamente il contratto di leasing, utilizzando in parte l’avanzo di amministrazione e in parte dei finanziamenti che arriverebbero grazie all’accensione di un mutuo con la cassa depositi e prestiti.
"Villa Borromeo ha dei costi annui complessivi pari a 804mila euro (513mila di leasing, 88mila di manutenzioni; 25mila di spese di pulizia, 160mila di illuminazione, e altre voci minori, ndr) e un totale di entrate di 110mila euro (tra affitti vari, manifestazioni culturali ed eventi come le celebrazioni nuziali, ndr) con un delta di 694mila euro sul bilancio - ha sottolineato Corbetta - Questa differenza è dovuta all’indicizzazione dell’Istat del partenariato di Villa Borromeo e della manutenzione. Questo significa che nel giro di due anni ci siamo trovati un maggiore esborso di 240 mila euro per la Villa. Seppur con un indice Istat in riduzione è comunque una cifra particolarmente rilevante. L’idea folle dell’assessore al bilancio non è quella di intervenire sul tasso di interesse, che possiamo modificare una sola volta nel corso dell’intero contratto, ma di estinguere anticipatamente il finanziamento in maniera da poterla acquistare. Ovviamente non destineremmo tutto l’avanzo per l’acquisto della villa ma cercheremo di ottenere anche un finanziamento attraverso la cassa depositi e prestiti".