Elezioni a Usmate Velate: il ricorso del centrodestra sul riconteggio verrà discusso... a ottobre
Il Tar ha fissato per la discussione della causa l'udienza tra quattro mesi: intanto proseguono le indagini della Guardia di Finanza in Municipio
Le elezioni a Usmate Velate non finiscono mai. Il Tar ha infatti stabilito che il ricorso presentato dal centrodestra che chiedeva il riconteggio delle schede verrà discusso in Tribunale il prossimo ottobre.
Elezioni a Usmate Velate: il ricorso del centrodestra sul riconteggio
Il ricorso, ricordiamo, era stato presentato da alcuni candidati consiglieri della squadra "Usmate e Velate Insieme" del candidato sindaco Stefano Vimercati. Troppi, secondo la coalizione, i dubbi sulle operazioni di spoglio che poi hanno portato alla vittoria del sindaco uscente, Lisa Mandelli, per soli 43 voti. Un margine ridottissimo che avrebbe dunque convinto il centrodestra a richiedere il riconteggio delle schede. Tra le presunte "incongruenze" è stato segnalato un anomalo numero di schede nulle in alcuni seggi, ma anche il rinvenimento, all'interno delle urne, di una scheda proveniente da un altro Comune, timbrata e recante persino le preferenze.
In Tribunale a ottobre
Da qui, dunque, il ricorso. Che, pur non essendo ancora stato formalmente accolto, è stato comunque preso in esame dal Tar, che ha fissato per la discussione della causa l'udienza del prossimo 8 ottobre. Secondo il legale del centrodestra che sta seguendo il procedimento "sarebbe un primo segnale positivo, poiché l'organo giurisdizionale avrebbe riscontrato nell'appello elementi meritevoli di approfondimento". Resta molto singolare, comunque, il fattore tempo: nell'ipotesi in cui il Tribunale dovesse accogliere il ricorso si procederebbe con il riconteggio delle schede a distanza di ben quattro mesi esatti dall'esito delle votazioni.
Proseguono le indagini della Guardia di Finanza
Intanto proseguono spedite le indagini della Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle sono tornate in Municipio lo scorso venerdì pomeriggio, convocando in Comune i dipendenti dell'Ufficio tecnico. Nel mirino, ancora una volta, una serie di pratiche edilizie ritenute sospette e dunque degne di attenzione da parte degli inquirenti. A testimonianza che no, la maxi inchiesta che ha portato all'arresto di nove persone lo scorso aprile, non può considerarsi affatto conclusa.