Indagini

"Usmate gate", inchiesta chiusa: i provvedimenti nei confronti degli indagati

A settembre la Procura potrebbe formulare le richieste di rinvio a giudizio nei confronti degli indagati.

"Usmate gate", inchiesta chiusa: i provvedimenti nei confronti degli indagati
Pubblicato:
Aggiornato:

L'inchiesta "Usmate gate", che lo scorso aprile ha portato all'arresto di nove persone tra cui imprenditori del territorio e l'ex responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune di Usmate Velate, è ormai chiusa. E a settembre la Procura potrebbe formulare le richieste di rinvio a giudizio nei confronti degli indagati.

"Usmate gate", inchiesta chiusa

Diversi i provvedimenti assunti dalle autorità competenti in queste ultime settimane. Il costruttore di Vimercate, Alberto Riva, è stato scarcerato nuovamente e per lui sono stati disposti ancora gli arresti domiciliari. A concederli è stato il Tribunale del Riesame, che ha accolto la richiesta dei suoi legali. Riva, ricordiamo, era finito in carcere una seconda volta in seguito al sequestro disposto nei confronti dei terreni di via Manara (angolo via Villaggio dei Pini), sulle cui edificazioni ci sarebbero dei forti sospetti legati a una presunta corruzione.

Gli altri provvedimenti

Esce dal carcere anche Galdino Magni, imprenditore di Usmate Velate e storica figura dirigenziale della società calcistica cittadina, finito ora ai domiciliari. Sulla sua posizione gravava anche la volontà di presentare una falsa denuncia per concussione ai danni del sindaco Lisa Mandelli poiché, secondo quanto emerso dalle intercettazioni dei mesi scorsi, restia a firmare una convenzione riguardanti operazioni urbanistiche in cui erano coinvolti i terreni della famiglia Magni.

L'ex funzionario resta in carcere

L'unico che al momento resta in carcere, dunque, è Antonio Colombo, l'ormai ex responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune di Usmate Velate, indagato per corruzione. Le accuse a suo carico sono pesanti: secondo le indagini della Procura e della Guardia di Finanza avrebbe intascato una serie di tangenti per agevolare le edificazioni in determinate aree del paese. Revocati i domiciliari, infine, per Ancilla Cantù e Francesco Magnano, il geometra di Berlusconi, che dunque tornano in libertà.

La lettera degli acquirenti

Tornando a Riva, a settembre il Tribunale del Riesame prenderà una decisione in merito anche alla sua società, attualmente posta sotto sequestro. Così come i terreni di via Manara su cui stavano sorgendo tre palazzine e ventiquattro abitazioni. Una vera beffa per tutti coloro che quelle case le avevano già acquistate e che ora si trovano senza soldi e senza un tetto sopra la propria testa. Eppure di arrendersi non ne hanno intenzione. Tanto che nei giorni hanno deciso di prendere carta e penna e inviare una lettera direttamente ai giudici che esamineranno il caso:

"A pochissime settimane dalla consegna della nostra tanto sognata casa, abbiamo appreso che questa potrebbe essere stata costruita in maniera illecita. Tutto questo avviene nonostante molteplici atti ufficiali emessi da organi dello Stato Italiano, tra cui pareri tecnici asseverati, atti notarli, convenzioni firmate dalla giunta e dal Sindaco e permessi di costruire regolarmente rilasciati. Non è credibile, non è giusto, non è accettabile che lo Stato, pur nel perseguire possibili criminali, non abbia gli strumenti per tutelare cittadini onesti. Come si può credere che di fronte a simili accadimenti non si venga presi dallo sconforto, dalla rabbia e da una naturale, e penso comprensibile, voglia di rivalsa? In queste circostanze cadono tutte le barriere di una società civile, dove il disonesto spesso la "fa franca" e il cittadino onesto subisce sempre. Qui non sono in gioco solo i risparmi di una vita per molti (tra anticipi, stati di avanzamento e spese per mobili contiamo quasi 2 Milioni di euro da dividersi su 24 famiglie) ma anche i sogni di tantissime giovani coppie che hanno visto in queste case le loro speranze per il futuro. Questo evento rischia di distruggere la vita di decine di persone. In assenza di un dissequestro, in considerazione dei tempi della Giustizia italiana vi è assoluta certezza che queste tre palazzine, verranno abbandonate per anni, disqualificando l’intera area in cui si trovano e generando indirettamente un danno, sia economico che di qualità della vita ad altre decine di famiglie oneste che vivono nel quartiere Villaggio dei Pini ad Usmate. Ironia del caso, il sequestro sarebbe inteso e basato sul preservare il territorio. Caro/a Signor/a Giudice, è con la mano sul cuore e le lacrime agli occhi che la imploriamo di pensare a tutti noi prima di prendere la sua decisione. Se realmente ritiene che non vi siano altri modi per ottenere giustizia proceda pure, ma se solo intravede strade alternative pensi a tutti noi e faccia la cosa giusta, ci ridia casa nostra. Sul Palazzo di Giustizia a Milano leggiamo: “Le regole del diritto sono queste: vivere onestamente, non recare danno ad altri, attribuire a ciascuno il suo” ed ancora “La giurisprudenza è la conoscenza delle cose divine e di quelle umane, la scienza del giusto e dell’ingiusto”. Il prossimo novembre nascerà la più giovane inquilina di “Verde Manara”, ed in base alla sua decisione potrebbe trovarsi a venire al mondo senza la sua casa, e penso Lei possa convenire che sarebbe una enorme ingiustizia ed un danno arrecato ad una persona indubbiamente incolpevole. Sappiamo non sarà una decisione facile, e per questo le siamo vicini".

Politica rovente

E non si placano nemmeno le polemiche sul fronte politico. Nei giorni scorsi l'opposizione di centrodestra ha presentato un esposto alla Procura chiedendo di fare luce anche su un'altra convenzione urbanistica riguardante un complesso edilizio in via Torricelli. Un progetto su cui secondo la minoranza non tornerebbero diversi conti. E poi ancora la richiesta all'Amministrazione comunale di convocare un Consiglio comunale ad hoc per discutere del tema che sta scuotendo l'ente pubblico e fare chiarezza su alcuni punti ancora poco chiari: richiesta che però è stata respinta dalla maggioranza poiché le risposte sarebbero già state date nel corso delle sedute precedenti. Una replica che però non ha convinto il centrodestra, pronto ora a dare nuova battaglia.

Seguici sui nostri canali
Necrologie