Arcore

"Da arcorese chiedo scusa ai cittadini lesmesi per il mancato appoggio nel ricorso al Tar contro Pedemontana"

La presa di posizione del consigliere di opposizione del Pd Michele Calloni durante la serata su Pedemontana organizzata ad Arcore

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A che punto è Pedemontana? E' stato questo il tema sviscerato dal Partito democratico durante la serata di mercoledì,  organizzata ad Arcore per fare luce sui lavori in partenza per le tratte C e B2 dell’autostrada in Brianza.

Per tenere accesi i riflettori sulla questione i dem hanno inserito la serata all'interno del “Fuori festa” della Festa de L’Unità del Vimercatese. Al tavolo dei relatori c'erano Vincenzo Di Paolo, capogruppo provinciale Brianza Rete Comune, Sara Dossola, primo cittadino di Lesmo, Francesco Facciuto consigliere provinciale Brianza Rete Comune e a Concorezzo, Manuela Meloni del Comitato Ferma EcoMostro D Breve, Massimo Stucchi del Comitato No Pedemontana, Michele Calloni consigliere comunale Pd Arcore, Federico Bove consigliere comunale Prospettiva Civica Arcore e  Luca Monguzzi,  Consigliere comunale ImmaginArcore. A presentare gli ospiti il segretario cittadino del Pd Davide Pennati.

"Chiedo scusa al sindaco di Lesmo... "

Sicuramente uno degli inteventi che ha ricevuto più apprezzamenti tra i presenti è stato quello del consigliere del Pd Michele Calloni che ha attaccato a testa bassa il primo cittadino Maurizio Bono sul fatto che quest'ultimo non aveva voluto appoggiare il ricorso al Tar avanzato al Tar dell'allora sindaco di Lesmo Francesco Montorio contro la proroga relativa alla dichiarazione di pubblica utilità di  Pedemontana.

"Da cittadino arcorese chiedo scusa ai cittadini lesmesi e al sindaco Dossola per non avervi appoggiato nel ricorso avanzato al Tar - ha esordito Calloni - Noi, con voi, eravamo sicuramente il comune più interessato nel supportare il vostro ricorso. Ma il sindaco Bono ha deciso di non aderirvi nonostante lui stesso avesse dichiarato che l'unico modo per fermare Pedemontana era solo tramite un ricorso sugli espropri. Vorrei darvi qualche numero per capire di che opera stiamo parlando: sul territorio arcorese l'autostrada percorrerà circa 3,2 chilometri per una larghezza di circa 35 metri. Calcolatrice alla mano il territorio che verrà reso impermeabile, cioè asfaltato, è pari a 110mila metri quadrati, pari a 16 campi da calcio. Ecco immaginatevi questa colata di asfalto nei nostri bellissimi boschi... ".

"Con i mezzi pubblici ci vuole un'ora e mezza per raggiungere Arcore da Cogliate"

Ad aprire la serata, invece, è stato Vincenzo Di Paolo, capogruppo del centrosinistra in Consiglio provinciale. Durante il suo intervento il consigliere ha illustrato quello che lui stesso ha definito come il paradosso dei mezzi pubblici: Cogliate-Arcore in un’ora e mezza passando da Milano e viaggiando su tre province.

"Oggi ho fatto un esperimento: ho interrogato Google Maps per capire come avrei potuto raggiungere Arcore, da Cogliate e quanto tempo ci avrei messo - ha esordito Di Paolo - Non ci crederete ma se un cittadino sceglie per ragioni di necessità o per spirito ambientalista di usare i mezzi pubblici nel collegamento tra Cogliate e Arcore (che distano una trentina di chilometri, ndr) deve affrontare una vera e propria Odissea. In pratica, partendo da Cogliate, avrei dovuto prendere un bus per Saronno e poi un treno regionale per arrivare a Milano Porta Garibaldi e da Milano un altro treno per arrivare qui ad Arcore. Tempo: un’ora e mezza. Anche per questo motivo, piuttosto che costruire una nuova autostrada, forse era meglio potenziare il trasporto pubblico locale e i collegamenti interni, soprattutto Est-Ovest".

L'analisi di Facciuto

Il consigliere provinciale e anche di Concorezzo Facciuto si è focalizzato sui costi dell'opera e sulla sua utilità.

"Stiamo parlando di un'opera dal valore totale di circa 4 miliardi di euro - ha sottolineato Facciuto - Davanti ad una infrastruttura di questa portata ci aspettavamo un piano finanziario solido e un'analisi sull'utilità dell'opera. Sotto il primo aspetto oramai è certificato che la Corte dei Conti, ormai da anni, esprime dubbi sulla sostenibilità finanziaria dell'opera. Pedemontana non c'è ancora e Apl ha già accumulato 100 milioni di euro. Discutibile anche il modello di traffico utilizzato per prevedere la mole di traffico che transiterà lungo la nuova autostrada. Vorrei anche sottolineare il fatto che nel recente decreto sul Pnrr, emanato dal governo, sia stata inserita una norma ad hoc solo per Pedemontana, per consentire un ulteriore indebitamento di circa mezzo miliardo di euro".

"Lasciati soli nel ricorso"

Il primo cittadino di Lesmo ha ripercorso i giorni concitati durante i quali l'Amministrazione comunale Montorio (di cui Dossola faceva parte in qualità di assessore) decise di avanzare il ricorso al Tar.

"Il fatto che il rigetto del nostro ricorso sia stato depositato solo dopo pochi giorni dalla presentazione del ricorso stesso la dice lunga sulla potenza dell'opera e sugli interessi sottesi alla costruzione dell'autostrada - ha spiegato Dossola - Il ricorso era l'unico mezzo per tutelare il nostro territorio non a parole, ma con i fatti".

Nei mesi scorsi l'Amministrazione comunale lesmese ha anche ufficializzato la richiesta di spostamento del cantiere dalla Casa cantoniera di Peregallo ai campi accanto al comparto "Iperal" che già dovranno essere toccati dall’autostrada.

"Lo spostamento del cantiere è necessario poichè l'idea iniziale andrebbe ad impattare con la vicina scuola dell'infanzia di Peregallo - ha continuato Dossola - Stiamo ancora attendendo una risposta definitiva ma siamo fiduciosi".

 

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