Arcore

Asilo nido, centrosinistra arcorese all'attacco: "Il sindaco spieghi perchè ha rinunciato ai fondi Pnrr"

Pd, ImmaginArcore e Prospettiva civica all'attacco del centrodestra sui fondi Pnrr che il comune ha rifiutato per realizzare un nuovo nido in città

Asilo nido, centrosinistra arcorese all'attacco: "Il sindaco spieghi perchè ha rinunciato ai fondi Pnrr"
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Un piccolo tesoretto, pari a 720mila euro e proveniente dai fondi Pnrr che però l'Amministrazione comunale di Arcore ha rifiutato. Soldi che sarebbero serviti per realizzare un nuovo asilo nido di almeno 30 posti. Ed ora le forze di minoranza vanno all'attacco della Giunta guidata da Maurizio Bono chiedendone conto di questa scelta considerata da loro come immotivata.

E' stato questo il tema sviscerato durante la conferenza stampa organizzata da Pd, Prospettiva Civica e ImmaginArcore ieri sera, venerdì 15 novembre 2024 nella sede dei dem in via Umberto I. Presenti, oltre ai consiglieri comunali Michele Calloni, Paola Palma e Luca Monguzzi anche il segretario dem Davide Pennati, l'ex presidente del Consiglio comunale Simone Sgura e Marco Raimondi.

720mila euro rifiutati dal comune per la realizzazione di un asilo nido

La questione, dicevamo, riguarda il "no" del comune all'ottenimento dei fondi Pnrr per la realizzazione di un nuovo asilo nido in città che avesse almeno 30 posti. Per realizzare l'opera il ministero dell'Istruzione aveva varato un bando destinato ad incrementare l'offerta formativa e Arcore era stato incluso tra i beneficiari, con un finanziamento di 720mila euro.

"Fondi che avrebbero rappresentato sicuramente un'opportunità straordinaria per il nostro territorio, utilizzabili sia per la realizzazione di una nuova struttura, sia per la ristrutturazione di un vecchio edificio pubblico già esistente da destinare ad asilo nido, come, per esempio, la ex sede della Protezione civile della Cà, in disuso, già scuola materna - hanno sottolineato i presenti - Bastava accettare il finanziamento nei termini del bando e predisporre un progetto. La nostra amministrazione invece ha rinunciato ai soldi, buttando al vento 720mila euro che sarebbero arrivati a fondo perduto e a costo zero".

 

La risposta dell'assessore Belotti all'interrogazione della minoranza

Nelle scorse settimane le forze di centrosinistra avevano interrogato l'assessore ai Lavori Pubblici Lorenzo Belotti per chiedere conto di questa decisione.

"I dati in nostro possesso indicano, come in più occasioni ribadito, un trend in calo della natalità: concentrandoci su quelli che potrebbero essere, nel 2024, i fruitori dei nidi, negli anni 2022 e 2023 sono nati complessivamente 226 bambini, di cui 78 iscritti ai nidi esistenti sul territorio, vale a dire circa il 35% - si legge nella risposta fornita dall'assesore Lorenzo Belotti all'interrogazione presentata dalla minoranza - Le strutture presenti in Arcore offrono una disponibilità di 133 posti, vale a dire il 70% in più dei bimbi arcoresi che accedono ai nidi. Anche considerando i non residenti, i posti attualmente disponibili sono in esubero rispetto ai fruitori. Da questi dati si evince come la domanda del servizio sia già più che soddisfatta dalle strutture esistenti sul territorio. Con riferimento, poi, al suggerimento di riconvertire l’immobile già destinato a sede della Protezione Civile, si rappresenta che i 720mila euro previsti non sarebbero stati sicuramente sufficienti (si pensi alla necessità di adeguamento antisismico, energetico, etc.). Per queste ragioni si è ritenuto non procedere con l’accettazione del finanziamento".

La controreplica

Una risposta, quella di Belotti, che non è affatto piaciuta al centrosinistra.

"L'assessore non fa altro che ammettere, forse non rendendosene conto, che a fronte di 226 nati nel 2022/2023 solo 78 iscritti accedono agli asilo nido territoriali, probabilmente proprio a causa degli alti costi delle strutture private - ha continuato Calloni - E' lo stesso bando ministeriale a decretare il fatto che il nostro comune sia carente di strutture per la fascia dei più piccoli. I fondi sarebbero arrivati fin dalla prima istanza e avremmo avuto 5 mesi e mezzo di tempo per approntare il progetto ed arrivare all'aggiudicazione sarebbe stato un tempo più che sufficiente. Se invece il comune ha l'ufficio tecnico che non è in grado di seguire questi progetti allora è ancora peggio. Ribadiamo che con quei soldi si sarebbe potuto benissimo ristrutturare l'edificio della Cà".

"Ma non avevano già i progetti pronti per reperire tutti i fondi Prnn"?

Duro l'attacco sferrato soprattutto dal consigliere comunale Palma.

"Questa vicenda fa riflettere soprattutto perchè ricordo bene cosa disse il sindaco in campagna elettorale: "Abbiamo i cassetti pieni di progetti, tutti quanti pronti per partecipare ai vari bandi del Pnrr. Non toccheremo i soldi pubblici, bisogna approfittare dei bandi e saremo pronti a quei bandi perchè abbiamo i progetti già fatti". Forse il sindaco ha perso la chiave di quel cassetto...".

"Purtroppo assistiamo ad una continua delega delle proprie competenze, da parte dell'Amministrazione comunale, ad altri - ha continuato Monguzzi - Per esempio piuttosto che sistemare i recenti problemi emersi alle Scuderie hanno pensato bene di allungare la convenzione con Brera per non tribulare. Per qualsiasi cosa basta che trovano qualcuno che lo faccia e il comune paga. Insomma quasi una ammisisone del fatto che non sono in grado di farlo. Peccato che quando si mette in campo questa politica il comune potrebbe non avere più nessun controllo sull'operato degli altri... "

 

 

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