Hangar ed ex Olivetti, "Dalla Giunta Bono scelte costose e velleitarie"
Le forze di opposizione di Arcore (Pd, Prospettiva civica e ImmaginArcore) criticano le recenti decisioni dell'Amministrazione comunale di centrodestra sulla destinazione degli spazi

Progetti dai costi elevatissimi e dalle prospettive molto incerte. E’ questa, in sostanza, la forte presa di posizione delle forze di minoranza di Arcore (Pd, Prospettiva civica e ImmaginArcore) che hanno sonoramente bocciato le idee snocciolate dall’Esecutivo di centrodestra guidato da Maurizio Bono riguardanti il recupero dell’hangar e dell’ex Olivetti durante l’ultimo Consiglio comunale.
La presa di posizione delle forze di minoranza
"Mentre resta fermo il progetto di riqualificazione di Piazza Pertini, per il quale la Giunta ha già stanziato 1 milione di euro senza che ad oggi si sia mosso nulla, l’amministrazione Bono approva un nuovo maxi intervento: 3 milioni di euro per la riqualificazione dell’ex hangar Devero, parte di un progetto da oltre 10 milioni - si legge nel comunicato stampa delle tre forze di opposizione - Un’operazione costosa e dai contorni incerti: si parla di museo Gilera, scuola di restauro e ristorante, ma senza piani concreti, gestione definita né garanzie di successo. Nessun coinvolgimento del comitato di frazione, nessuna condivisione con i cittadini (progetto mai menzionato in campagna elettorale). Il rischio è di impegnare milioni di euro pubblici per ritrovarsi una cattedrale nel deserto".
In soffitta anche la realizzazione della scuola dell'infanzia alle Torri Devero
Forze di opposizione che hanno puntato il dito anche contro la decisione di mandare definitivamente in soffitta l’idea di realizzare una nuova scuola dell’infanzia nell’area Torri Devero, in via Battisti.
"A rendere ancora più discutibile l’intervento, 2 milioni arrivano dalla rinuncia alla nuova scuola materna inizialmente prevista nell’area - prosegue il comunicato stampa - E mentre si ignorano le reali necessità della città, si investono altri 50.000 euro in uno studio per trasformare l’ex Olivetti in uno studentato privato, con capitali e gestione esterni, a fronte di un bisogno evidente di spazi per le associazioni locali. La nostra scelta politica, come esplicitato nel programma elettorale, sarebbe stata del tutto diversa, cioè quella di investire i fondi comunali nella riqualificazione dell’Olivetti, per farne la Case delle Associazioni cittadine. Siamo sicuri che gli arcoresi vogliamo utilizzare uno dei più importanti edifici di Arcore da recuperare per un progetto del genere che oltre a non portare niente alla città è peraltro di incerto successo, visti i probabili costi per gli studenti, che a questo punto potrebbero scegliere sedi più vicine ai luoghi di studio? Le scelte della Giunta Bono appaiono sempre più slegate dalla realtà di Arcore: grandi spese, pochi risultati, zero partecipazione. Un modo di gestire la cosa pubblica che rischia di compromettere il futuro della città con spese ingenti, risolvendosi allo stesso tempo con un nulla di fatto".
Studentato nell’ex Olivetti
Ad illustrare in anteprima l'idea dello studentato nell'ex Olivetti al Giornale di Vimercate qualche settimana fa era stato l'assessore al Bilancio Serenella Corbetta.
"Abbiamo commissionato uno studio di fattibilità e sostenibilità sulla destinazione dell’edificio di via Umberto I - aveva sottolineato Corbetta - Noi riteniamo che l’individuazione della funzione più consona sia quella dello studentato. In realtà, per sgombrare subito il campo da equivoci, non stiamo parlando di un dormitorio, anzi. Il termine giusto sarebbe residenza temporanea con annessi servizi. L’immobile si presta sicuramente perchè, se noi guardiamo i bandi del Pnrr che danno un’idea di quello che serve ai giovani, noi abbiamo tantissimi poli universitari, nel raggio di una ventina di chilometri oltre a due stazioni, che chiedono alloggi per i loro studenti. Questa destinazione potrà portare in serbo nuova linfa e vita al centro cittadino che così, di conseguenza, vedrà la nascita di nuovi servizi. Non dobbiamo dimenticarci che stiamo parlando di una città grande ma che invecchia sempre più e secondo noi questa potrebbe essere l’idea vincente".
L'incarico professionale
L’incarico professionale non prevede la redazione di un progetto concreto ma, bensì, di una analisi di fattibilità dell’ipotesi studentato.
"Il professionista ci dovrà dire innanzitutto se l’ipotesi messa nero su bianco da noi potrà essere di interesse in una struttura di questo tipo - aveva continuato l’assessore - E poi vogliamo capire quanti alloggi si potranno realizzare e verificare la possibilità di trovare interlocutori privati che abbiano intenzione di ristrutturare e gestire lo studentato. Insomma permettetemi una battuta: non vogliamo procedere come ha fatto la precedente Giunta Colombo che è partita con la ristrutturazione di Villa Borromeo senza avere un’idea della destinazione finale della montagnola".