E infatti il ricavato della cena e dell’asta benefiche organizzate giovedì sera, 10 luglio 2025, nel cortile della biblioteca Casartelli, ben 15mila euro, sarà devoluto a questo ambizioso progetto. Quasi 90 persone, tra membri della Giunta e del Consiglio comunale e dell’élite imprenditoriale di Lentate, hanno accolto l’invito dell’Amministrazione e hanno partecipato alla sesta edizione dell’iniziativa promossa per supportare associazioni e realtà del territorio.
Cena e asta benefiche "con un triplice scopo"
«Un progetto che ha un triplice scopo - ha esordito il sindaco dando il benvenuto agli ospiti accomodati a tavoli rotondi elegantemente apparecchiati, allietati dalla musica del medese Bruno Albertario e della sua band - In primis è un evento di socialità che alimenta lo spirito di comunità. Ma è anche un modo per far conoscere i nostri luoghi, dato che ogni anno abbiamo scelto una location differente. E infine l’aspetto benefico, per aiutare Progetto Oasi e la sua presidente Elisa Allievi, che porta avanti i progetti con passione ed entusiasmo, a realizzare il loro sogno».
"Vogliamo realizzare il nostro sogno: La Casa di Stefano sarà un luogo aperto a tutta la comunità"
La parola è quindi passata ad Allievi, che ha illustrato le attività svolte dal sodalizio per promuovere l’autonomia dei ragazzi disabili, dalla cucina alla preparazione dei cocktail, ma anche il laboratorio teatrale, per poi spiegare il progetto de «La casa di Stefano», che porta il nome del ragazzo che per primo ha manifestato l’intenzione di andare a vivere da solo.
«Grazie al parroco, don Marcello Grassi, siamo venuti in contatto con Giovanni Bazzi, storico presidente dell’ex scuola di disegno di Camnago, che ci ha donato lo stabile - ha detto Allievi - Lo abbiamo sistemato, ma necessita di ulteriori lavori di ristrutturazione perché il nostro sogno è farlo diventare un luogo di tutta la comunità, a disposizione del Comune, delle associazioni e delle aziende. Vorremmo realizzarvi una cucina professionale e uno spazio polifunzionale».
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"La Fondazione della Comunità di Monza e Brianza pronta a finanziare il 50 per cento dell'opera"
Un progetto decisamente ambizioso e molto oneroso.
«Per la riqualificazione servirebbero 300mila euro, ma proprio oggi mi sono confrontata con la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, che ha indetto un bando molto interessante - ha aggiunto - Se ci impegniamo a ristrutturare il tetto dell’immobile e a installare un ascensore, contribuirà per il 50 per cento al costo dell’opera. Questo significa che dovremo raccogliere 150mila euro e non 300mila. Sono sicura che con il vostro aiuto e quello delle tante realtà che ci sostengono possiamo farcela».
Aggiudicati all'asta nove prodotti
Quello di giovedì è stato un primo passo importante, dato che sono stati raccolti 15mila euro, tra il ricavato della cena e quello dell’asta con cui sono stati aggiudicati nove prodotti alimentari di altissima qualità.