«“Siete delle pollastre”, così ci diceva quando non riuscivamo a trovare una soluzione a un problema, che lui invece sapeva risolvere sempre. A volte si rivolgeva a noi in modo scherzoso, altre volte perentorio. Lui decretava, lui dava sicurezza, diceva “si fa così”, non c’erano né “ma” né “però”».
Il commosso ricordo delle collaboratrici dello storico farmacista Giovanni Pirovano
Al termine delle esequie, celebrate venerdì pomeriggio in chiesa Santa Maria Nascente, una di loro ha letto un intenso messaggio rivolto al dottore:
«Una presenza fissa in farmacia. Si concedeva solo un’ora di ritardo al mattino e gli piaceva entrare dall’ingresso principale. Ci sembra ancora di vederlo, con il suo giubbotto blu e la camicia azzurra». Un punto di riferimento per il suo staff e una figura amica per i clienti, coi quali si fermava a scambiare a quale parola. «Guardava gli scaffali e faceva la lista di quello che c’era da sistemare, poi veniva al banco e ci salutava a una a una, con un buffetto, una carezza o una mano sulla spalla», ha proseguito.
Il dottor Maurizio Pirovano
“Mettevi il camice e venivi al banco con noi”
Le dipendenti della storica farmacia Pirovano in via Solferino lo accoglievano «a volte con belle notizie, altre con problemi da risolvere. E lui caricava tutto sulle spalle e diceva “Vado a mettere il camice e vengo al banco con voi”». Insieme al suo staff in questi anni ha costruito un posto sicuro, «con oneri e onori, sorrisi e delusioni, con le confidenze di persone che si vogliono bene». Hanno quindi ricordato la sua disponibilità e generosità: «Aveva tanti amici, verso i quali aveva sempre una mano tesa, era pronto ad aiutare».
“Ciao dottore, seguiremo la strada che ci hai indicato”
L’alluvione del 22 settembre aveva pesantemente danneggiato la sua attività, ma il dottor Pirovano si era rimboccato le maniche per ripartire al più presto.
«Diceva che questo sarebbe stato il Natale della rinascita, che voleva tutto addobbato per bene – ha continuato la farmacista – E invece siamo qui, dottore. E’ sempre stato stimato per forza e caparbietà e amato per le sue fragilità. La carta con la strada indicata ce l’ha lasciata lei, perché le mappe sono meglio dei navigatori. Arrivederci dottore, a un domani».
Il parroco: “Aveva saputo intrecciare tanti legami”
Parole che descrivono alla perfezione il forte legame tra il dottor Pirovano e le sue collaboratrici, sottolineato anche dal parroco, don Fulvio Rossi, durante l’omelia:
«La vostra presenza così numerosa oggi, che sia per un’amicizia forte o per il suo lavoro a contatto con tante persone, testimonia quante relazioni aveva saputo intrecciare. Legami che non finiscono con la morte della persona, perché Maurizio li sta portando nel luogo più prezioso, il cuore di Dio. Credo che nella vita si raccoglie quello che semina e se i frutti sono tanti si vedono anche nel giorno del funerale».