Elezioni comunali a Desio

Pubblicati i casellari giudiziali, in quattro lasciano Forza Italia

Il Centrosinistra non risparmia colpi e attacca il candidato sindaco Motta, è bufera.

Pubblicati i casellari giudiziali, in quattro lasciano Forza Italia
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Elezioni Comunali a Desio: pubblicato il casellario giudiziale dei candidati consiglieri, scoppia la bufera e in quattro si ritirano da Forza Italia (ma restano eleggibili).

Bufera dopo la pubblicazione dei casellari giudiziali

Per la prima volta da quando è entrata in vigore, nel 2019, la legge spazza corrotti viene applicata anche alle elezioni Amministrative cittadine, con la pubblicazione dei curricula vitae e dei certificati penali dei candidati nella sezione Elezioni trasparenti sul sito del Comune. Dal fine settimana sono consultabili. Quattro i candidati consiglieri che hanno avuto provvedimenti, oggi chiusi, e che si sono ritirati da Forza Italia.  Si tratta di Mauro Bologna, Carmelo Farruggio, Alfio Lo Po e Giovanna Minicozzi.

L'attacco delle liste del Centrosinistra

Dopo la pubblicazione, non si è fatto attendere l'attacco di Desio Viva e Desio Libera, liste che sostengono la candidata sindaca di Centrosinistra, Jennifer Moro, nei confronti di Forza Italia, e del candidato sindaco Stefano Motta. "A “fare acqua” sono le liste che supportano il candidato sindaco Stefano Motta. Di Forza Italia non è stato fornito alcun curriculum e, come si può verificare sul sito del Comune, ben quattro candidati hanno prodotto un certificato del casellario giudiziale dal quale risulta una fedina penale sporca (mentre una quinta candidata ha persino sbagliato documento)", evidenziano da Desio Viva.

Desio Viva e Desio Libera: "Motta deve spiegare"

Secondo i componenti della lista civica di Centrosinistra "Motta dovrebbe chiedere scusa ai cittadini desiani" perché «anche se le condanne non inficiano la possibilità di candidatura, rendono davvero poco credibile il candidato e tutta la coalizione quando pontifica di legalità".  Desio Libera, l'altra lista civica di Centrosinistra da parte sua, osserva: "Un candidato sindaco che non è consapevole delle persone che compongono le liste che lo sostengono come può governare una città? Se invece ne è consapevole, vorremmo che spiegasse a chi la città deve “dire sì”, come recita il suo slogan. Invitiamo tutte le altre forze politiche a richiamare il principio di legalità".

La replica del coordinatore di Forza Italia

Pronta la replica di Forza Italia, tramite il coordinatore cittadino, Mattia Costanza: "Le persone interessate non hanno commesso alcun reato per cui possano essere considerate non candidabili o non eleggibili. Tuttavia per evitare ogni imbarazzo e strumentalizzazioni, hanno abbandonato il partito e si sono ritirate dalla competizione elettorale. Piuttosto, le falsità della Sinistra continuano a tacere il fatto che l’attuale sindaco è stato in tempi recenti indagato per reati contro la pubblica amministrazione e abbia taciuto il tutto al Consiglio comunale. Ci domandiamo anche perché la senatrice Lucrezia Ricchiuti non si sia candidata, forse aveva qualcosa da nascondere? Noi da garantisti siamo stati contenti di aver visto che ha superato i suoi problemi giudiziari. Ci piacerebbe che anche altri fossero garantisti come noi, ma il Dna della Sinistra desiana non è tale. Da ultimo ci preoccupa invece molto di più l’incapacità della uscente Giunta Corti/Moro che lascia 11 milioni di euro nelle casse del Comune e 3,5 di avanzo patrimoniale, dimostrando che il Comune ha le risorse necessarie, e, invece, proprio in queste settimane chiede la Tari aumentata ai cittadini".

Il sindaco Corti: "Il solito fango che mi si vuole buttare addosso"

"Il solito fango che vogliono gettarmi addosso all’ultimo - ribatte il sindaco Roberto Corti - Io non ho condanne, come attesta anche il mio casellario giudiziale. E anche la Ricchiuti è a posto, dato che in Appello è stato deciso che il fatto (il caso della mansarda abusiva, ndr) non sussiste. Il problema è di Forza Italia e di Motta, che devono dare delle spiegazioni".

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