Stamattina la celebrazione

4 Novembre a Meda, il sindaco: "Ognuno di noi sia portatore di pace"

Luca Santambrogio: "L'anno scorso a causa della pandemia ero qui da solo, è bello vedere le associazioni e gli studenti delle scuole".

4 Novembre a Meda, il sindaco: "Ognuno di noi sia portatore di pace"
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4 Novembre a Meda, il sindaco Luca Santambrogio: "Ognuno di noi sia portatore di pace e contribuisca alla costruzione di una società migliore".

4 Novembre al monumento ai Caduti

Nella mattinata di oggi, domenica 7 novembre 2021, in occasione della celebrazione per il 4 Novembre, Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate, di fronte al monumento ai Caduti, alla presenza della Giunta, del comandante della stazione locale dei Carabinieri, luogotenente Giuseppe Vantaggiato, del comandante della Polizia Locale Claudio Delpero, del presidente della sezione medese dell'Anc, Giovanni Civitillo, del Gruppo Alpini, dei rappresentanti della Protezione civile e degli studenti delle scuole, delle bande cittadine (La Cittadina e Santa Cecilia), del parroco don Claudio Carboni, che ha impartito la benedizione sul Sacrario dei Caduti, il sindaco Luca Santambrogio, dopo la lettura del messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha sottolineato quanto sia bello "vedere la piazza Vittorio Veneto popolata dai cittadini. L'anno scorso ero solo, con le Forze armate, la Polizia Locale e la Protezione civile, a deporre la corona di alloro ai Caduti. E' bello vedere le associazioni e le scuole".

I pensieri degli studenti delle scuole

E proprio gli studenti hanno voluto ricordare l'importanza di questa cerimonia, condividendo i propri pensieri. Alcuni alunni di quinta della scuola primaria San Giuseppe hanno letto il componimento "San Martino del Carso", mentre quelli delle classi terze della scuola media Traversi hanno proposto un parallelismo tra il primo conflitto mondiale e la guerra contro un nemico invisibile, il Covid, in cui le trincee sono le corsie degli ospedali. Punto fermo, in entrambe le battaglie, la presenza degli uomini in divisa, che nella lotta contro il virus sono a fianco di medici e infermieri. Hanno inoltre ricordato il centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto e la sua madre spirituale, Maria Maddalena Bergamas, che aveva perso il figlio in guerra e fu chiamata a scegliere, tra gli undici cadaveri dei soldati ad Aquileia, quello che sarebbe diventato il simbolo del sacrificio per la patria e del dolore di tutto il popolo italiano per i suoi Caduti, sepolto all'Altare della Patria a Roma.

Meda, 4 Novembre
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Il sindaco: "Il ricordo è un valore da coltivare"

La parola è quindi di nuovo passata al primo cittadino, che ha rivolto un pensiero a Giancarlo Annoni, detto Guerra, "pilastro dell'associazione combattenti e reduci e presenza fissa alle cerimonie come questa", venuto a mancare a giugno a 66 anni. Santambrogio ha quindi ribadito quanto è importante il ricordo, "un valore da coltivare sia nelle situazioni positive che in quelle negative, perché aiuta a non ripetere gli stessi errori del passato, quegli sbagli che possono portarci sull'orlo del baratro. Come disse il grande regista Ermanno Olmi, molto legato a Meda (che gli ha anche dedicato il parco inclusivo), nel commentare la sua opera "Torneranno i prati", "non voglio realizzare un bel film, ma un film che sia utile". Ecco quindi che è importante ricordare la traslazione del Milite Ignoto, con la quale tutti gli italiani riuscirono a elaborare il lutto dei soldati morti in guerra. E il fatto che fu una donna a cui era morto il figlio a scegliere la salma indica la centralità della figura della madre nel dolore della perdita". Santambrogio ha poi ricordato il prezzo che pagò Meda con la Grande Guerra: "Ben 1.700 uomini su un totale di 7.500 abitanti furono chiamati alle armi e 128 soldati caddero in guerra o a seguito delle malattie contratte. I resti di alcuni di loro sono conservati in questo ossario". Quindi ha suggerito di visitare la mostra documentaria realizzata dagli studenti del liceo Curie dopo aver analizzato 800 lettere dei famigliari dei Caduti conservate nell'immenso archivio custodito in Villa Traversi.

"Ognuno di noi contribuisca alla pace"

Infine, un invito: "E' necessario che si diffonda la convinzione che ognuno di noi deve fare qualcosa per evitare la guerra. "Il mondo sarà migliore" si diceva quando era iniziata la pandemia, ma le cronache dimostrano che nemmeno una strage costata 5 milioni di morti ha eliminato i conflitti. E quindi ripartiamo da qui, da questo monumento, per ribadire l'importanza del nostro contributo alla pace, per la costruzione di un mondo più giusto e tollerante, davvero migliore".

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