Giornata della Memoria

A Bernareggio una pietra d'inciampo per ricordare il sacrificio di Gennaro Motta

La cerimonia si è tenuta ieri, domenica, nella piazza antistante il Municipio: si tratta della terza pietra per altrettanti martiri

A Bernareggio una pietra d'inciampo per ricordare il sacrificio di Gennaro Motta
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Una pietra d’inciampo per non dimenticare il sacrificio di Gennaro Motta. E’ stato un momento di grande commozione quello vissuto domenica pomeriggio dalla comunità di Bernareggio, riunitasi nella piazza del Municipio per la cerimonia di posa del manufatto commemorativo dedicato alla memoria di un martire della libertà.

Una pietra per Gennaro Motta

Nato il 22 gennaio 1909 a Bernareggio e qui domiciliato in via Diaz, Gennaro Motta era coniugato con Pierina Besana ed era muratore alla Falck Vittoria di Sesto San Giovanni. Venne arrestato il 27 marzo 1944 dai militi del presidio del suo paese e deportato a Mauthausen (matricola 63777) con il convoglio partito l’8 aprile da Novi Ligure, fermatosi il 13 a Bergamo e approdato il 16 nel campo di sterminio. Motta morì di stenti un mese dopo il suo arrivo nel campo, il 3 maggio 1945, proprio due giorni prima dell’arrivo degli americani.

Il ricordo delle istituzioni

A deporre la simbolica pietra proprio di fronte all’ingresso del Comune, dopo una sentita cerimonia, la vicesindaco Paola Brambilla. Con lei, anche gli altri membri della Giunta, il parroco don Stefano Strada e i rappresentanti dell’Anpi a livello locale e provinciale, che non solo hanno voluto ricordare il sacrificio di Gennaro Motta, ma anche di tutti i bernareggesi che hanno pagato la vita la propria contrarietà e la lotta al regime nazifascista. Per Bernareggio si tratta della terza pietra d’inciampo dopo quelle già posate gli anni scorsi alla memoria di Agostino Corno e Attilio Galbiati.

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