Giussano

Don Giuseppe festeggia lo scudetto del Milan con un simpatico sfottò ai «cugini»

Il tifosissimo sacerdote di Robbiano ha pubblicato, domenica sera, un'edizione «straordinaria» del bollettino parrocchiale

Don Giuseppe festeggia lo scudetto del Milan  con un simpatico sfottò ai «cugini»
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Edizione «straordinaria» del bollettino parrocchiale, con i colori rosso nero. Milan campione d’Italia: così ha titolato don Giuseppe Corbari, sacerdote a Robbiano, grande tifoso, il numero speciale di "Pietre Vive",  subito diffuso  ai parrocchiani, domenica sera  sul canale Telegram.

Il sacerdote è un grande tifoso

Milan campione d’Italia: così ha titolato don Giuseppe Corbari, sacerdote a Robbiano, l'edizione straordinaria del bollettino parrocchiale,  domenica sera, dopo la conquista dello scudetto.  Una divertente trovata che non è    nuova ai suoi fedeli e a tutti coloro lo seguono su Telegram.  Il don  infatti  l'aveva già ha fatto in occasione del titolo di "campioni di inverno".   La sua passione calcistica è ormai nota a tutti fedeli e, in occasione dell’ultima partita di campionato e della vittoria, il don si è lasciato andare in grandi festeggiamenti.
Ha tolto l’abito talare e ha indossato la maglietta della sua squadra del cuore, sventolando la bandiera, celebrando così questo storico momento, che resterà indelebile nella memoria di tanti tifosi milanisti.

Lo sfottò per i "cugini"... gli  interisti

Il don per la speciale occasione ha anche preparato un simpatico «sfottò» che ha pubblicato nell’edizione speciale e straordinaria di «Pietre Vive» rivolto ai «rivali» interisti, tra i quali spicca anche qualche suo «collega» della comunità pastorale. Oltre alla speciale copertina con i colori del suo amato Milan c’era infatti un messaggio in rima: «Tutti gli interisti speravano in una disfatta, invece ragionano da poveri autodidatta, il grande Milan ha vinto lo scudetto alla faccia di chi ha fatto il galletto. Dicevano «state attenti ai cugini», ma quelli sembravano burattini, una fetta di Bologna si sono mangiati, tornando a casa ancora affamati. Ora suoniamo le campane a festa, dando splendore alle grandi gesta, dispiace che un reverendo di Giussano ha scelto la metà sbagliata di Milano! Viva la festa dei rossoneri, grandi eroi di oggi e di ieri!»

 

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