Giustizia per Jordan, condannato il trapper che lo aggredì in cella
Il 27enne di Bernareggio, trovato senza vita nel carcere di Pavia lo scorso marzo, aveva denunciato aggressioni e maltrattamenti in cella
Maltrattamenti al compagno di cella. La condanna l’ha emessa il tribunale di Pavia nei confronti di Gianmarco Fagà, 28enne romano noto nella scena trap con il nome d’arte di Traffik, accusato di vessazioni ripetute nei confronti di Jordan “Jeffrey baby” Tinti, altro trapper brianzolo di Bernareggio morto nel carcere pavese a marzo scorso per cause ancora poco chiare.
Condannato il trapper che aggredì Jordan in cella
I giudici lombardi hanno riconosciuto un risarcimento pari a 20mila euro a favore di Roberto Tinti (papà di Jordan) assistito dall’avvocato Federico Edoardo Pisani, che ha espresso soddisfazione per la sentenza: “Finalmente qualcuno a creduto a Jordan”, è stato il suo commento. Traffik e Jordan Tinti erano stati arrestati insieme ad agosto 2022 per una vicenda di rapina in concorso ai danni di un immigrato nigeriano commessa alla stazione ferroviaria di Carnate, e che era stata filmata e diffusa sul web.
Le indagini
In primo grado era passata la tesi dell’accusa, che contestava l’aggravante dell’odio razziale, me i fatti erano successivamente stati riqualificati nei diversi reati di violenza privata e danneggiamento per Fagà, il solo a fare appello. Ora per quest’ultimo è arrivata la condanna per maltrattamenti allo stesso “collega” con cui era stato arrestato due anni fa. Il 12 marzo scorso, invece, Tinti era stato trovato impiccato alle sbarre della cella dello stesso carcere di Pavia, in cui era tornato dopo un periodo trascorso in comunità. Su questo suicidio sono in corso le indagini della procura pavese.