Vimercate

I soldi raccolti dai vimercatesi destinati ai bimbi ucraini per scuola e sport

La Giunta ha deciso di utilizzare i 13.800 euro donati dai cittadini per favore l'integrazione dei più piccoli.

I soldi raccolti dai vimercatesi destinati ai bimbi ucraini per scuola e sport
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I soldi donati dai vimercatesi per i profughi ucraini verranno utilizzati per scuola e sport.

La Giunta comunale di Vimercate, nella seduta di mercoledì 14 settembre, ha dato il via libera alla destinazioni delle risorse economiche raccolte attraverso le donazioni da privati giunte a seguito dell’apertura dello scorso marzo di un conto corrente dedicato.

Le risorse e gli ambiti di intervento

Le risorse a disposizione ammontano a 13.880 euro e saranno destinate ai minori profughi ucraini per il pagamento della mensa scolastica, per l’acquisto dei libri di testo delle scuole secondarie e l’inserimento dei in attività sportive o ludiche considerate utili al loro sviluppo.
La Giunta di Vimercate  infine ha demandato all’ufficio Pubblica Istruzione la gestione dei contributi che saranno assegnati tramite la valutazione e la concessione degli interventi indicati.

I fondi saranno dedicati ai profughi civili dell’Ucraina giunti sul territorio di Vimercate a partire dal mese di marzo 2022 e attualmente accolti presso conoscenti, familiari o presso abitazioni messe a disposizione appositamente da alcuni cittadini vimercatesi a partire dall’anno scolastico 2022/23.

L'assessore: "Favorire l'integrazione dei bimbi in fuga dalla guerra"

“È compito delle istituzioni rimuovere tutte quelle barriere economiche che ostacolo lo sviluppo culturale, sociale e psicofisico di una persona - dichiara Maria Teresa Foà, assessore comunale alla Cura delle persone - Siamo chiamati, come Amministrazione e Scuola, a gestire la delicata fase di accoglienza dei profughi in età scolare e ad assicurare loro accesso ai servizi educativi, scolastici e formativi, in modo che a tutti sia garantito proseguire il percorso di istruzione nel sistema scolastico italiano. Favorire l'integrazione dei minori scappati dall'orrore della guerra attraverso la frequenza scolastica, la pratica sportiva, l'amicizia e il "fare squadra” è stata una scelta unanime. Scuola e sport, intesi come spazi di relazione, saranno occasione di aggregazione anche per le famiglie".

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