La tassa

Il paese brianzolo che introduce l'imposta di soggiorno

La novità istituita a Concorezzo, potrebbe portare nelle casse del comune un fondo da circa 100mila euro

Il paese brianzolo che introduce l'imposta di soggiorno
Pubblicato:

Presto chi vorrà soggiornare sul territorio di Concorezzo all’interno di hotel, alberghi o bed and breakfast, dovrà pagare una tassa di soggiorno. Questa la novità che è stata discussa prima all’interno della commissione bilancio, tributi e patrimonio lo scorso martedì 22 aprile e poi nell’ordine del giorno del Consiglio comunale di lunedì 28.

Il paese brianzolo che introduce l'imposta di soggiorno

Un imposta dunque che sarà applicata secondo alcune tariffe stabilite dal Comune ed in particolare, per quanto concerne alberghi e hotel, saranno diverse in base al sistema di gradazione delle stelle: 1 stella 1 euro, 2 stelle 1,50 euro, 3 stelle 2 euro, 4 stelle e superiori 2,50 euro. Per le residenze turistico alberghiere, alberghi diffusi e condhotel, la divisione sarà la medesima: 4 o più stelle 2,50 euro, 3 stelle 2 euro e 2 stelle 1,50 euro. Per quanto riguarda invece le strutture ricettive non alberghiere, l’imposta richiesta al cliente sarà di 1 euro. La tassa sarà inoltre applicabile per un massimo di cinque giorni, dopodiché dal quinto giorno in avanti non sarà più chiesto al turista il pagamento.

Si tratterebbe dunque di una soluzione che rappresenterebbe un unicum per l’area del Vimercatese. Al momento infatti sembrerebbe non ci siano altri Comuni (a parte Monza), ad aver introdotto questo tipo di imposta per quanto riguarda il soggiorno nella zona.

«Faremo un po’ da apripista - spiega il sindaco Mauro Capitanio - Nelle scorse settimane mi è capitato di sentire i sindaci di Vimercate e Agrate, ma loro non hanno questo tipo di imposta. Non credo ci siano altri Comuni in zona Vimercatese ad averla».

Un tesoretto stimato da circa 100mila euro

La decisione di introdurre questo tipo di tassa, nasce da un’analisi effettuata da parte del Comune di Concorezzo per capire l’entità dei flussi di soggiorno all’interno delle strutture.

«In città abbiamo due grandi strutture ricettive alberghiere a cui si aggiungono all’incirca una trentina di bed and breakfast - prosegue Capitanio - Tutte queste strutture sono piene all’incirca all’80% durante l’anno. La vicinanza con Monza e con Milano e l’alto numero di eventi sportivi e culturali del territorio, la presenza di molte aziende nella zona, incidono molto anche sul pernottamento delle persone qui a Concorezzo. Facendo così un calcolo in base a quelli che sono i posti a disposizione in queste strutture e incrociandoli con gli afflussi, l’introduzione di un’imposta di soggiorno permetterebbe al nostro Comune di incamerare all’anno tra gli 80 e i 100mila euro».

Insomma un tesoretto più che consistente che, come previsto dalla legge, dovrebbe essere riutilizzato per la promozione turistica del territorio nella quale, come sottolineato proprio dal primo cittadino, rientrerebbe anche il capitolo legato al decoro urbano.

«Nel corso degli ultimi anni purtroppo il nostro bilancio, come quello di tutti i Comuni, riscontra una certa sofferenza nella parte corrente - spiega Capitanio - Tendenzialmente le spese per la scuola e per il sociale sono aumentate esponenzialmente. Questo è andato quindi ad erodere la parte di spesa corrente per la manutenzione e la gestione del territorio. Introdurre la tassa di soggiorno, consentirebbe quindi di avere 100mila euro che potrebbero essere utilizzati per curare la cartellonistica di benvenuto al paese, le rotatorie, il centro storico e i parchi. Insomma potrebbe essere di grande aiuto per il decoro urbano per rendere ancora più bella la nostra Concorezzo».

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali
Necrologie