Polemica

Il Pd di Desio: "L'Amministrazione Gargiulo mette la museruola ai Comitati di quartiere"

Il segretario Violante: "Nel nuovo regolamento sono stati inseriti solo aspetti che andranno a depotenziare il tessuto di cittadinanza attiva".

Il Pd di Desio: "L'Amministrazione Gargiulo mette la museruola ai Comitati di quartiere"
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Scontro sul nuovo regolamento ancora in fase di discussione, il Pd di Desio accusa: "L'Amministrazione Gargiulo mette la museruola ai Comitati di quartiere".

Il Pd: "C'è il pericolo che i Comitati perdano l'autonomia"

"Una proposta calata dall’alto - fa notare il segretario, Filippo Violantea nome del partito desiano -  che non rispecchia la realtà desiana, senza il coinvolgimento dei diretti interessati che lamentano, infatti, carenza di analisi e trasparenza dell’Amministrazione, concreto pericolo di perdita di autonomia dei Comitati, di ridimensionamento del loro ruolo e di un’elettività priva di funzione rappresentativa. Molteplici le reazioni della comunità desiana rispetto alla bozza di regolamento stilata dall’Amministrazione Gargiulo per rendere elettivi i Comitati di quartiere, segno inequivocabile di come tutti siano consapevoli del fatto che  questa bozza è stata calata dall’alto poiché non tiene minimamente in considerazione la specificità della realtà desiana". Un tema particolarmente dibattuto, che ha registrato anche la decisa opposizione di alcuni dei Comitati.

Le contestazioni del Partito democratico desiano

Sono diversi gli elementi che il Pd contesta: "l'esclusione dei soggetti interessati dalla progettazione, l'introduzione di forti elementi di controllo, la perdita di autonomia e assenza di qualsiasi forma di contributo economico. Le critiche pertanto non si limitano, come vorrebbe dare a intendere Civiero, alla sola elettività che, in sé, potrebbe anche non essere particolarmente osteggiata; infatti, nessuno ha affermato che non ci debba essere un regolamento. Tuttavia, quello proposto dall’Amministrazione si è rivelato un testo copiato di sana pianta - a ulteriore testimonianza di una perdurante e preoccupante assenza di idee proprie - da quello del Comune di Seregno che, ovviamente, è stato studiato sulla realtà seregnese, con la sola aggiunta di adattamenti fortemente limitativi delle prerogative attuali dei Comitati. La Giunta Gargiulo non ha fatto – come sarebbe stato logico – un ragionamento sulla realtà di Desio e il regolamento proposto, lungi dal voler valorizzare i Comitati di Quartiere, mette loro la museruola al fine di addomesticarli, decretandone così l’inesorabile spegnimento".

Il segretario Violante: "I Comitati non sono stati ascoltati"

Il segretario del Partito democratico ricorda che "le Giunte di Centrosinistra hanno posto al centro della propria azione amministrativa la partecipazione dei cittadini, favorendo dapprima la nascita dei Comitati di quartiere e, in secondo luogo, istituendo il processo di bilancio partecipativo. Da allora sono cambiate molte cose e la nuova Giunta comunale ha da subito dimostrato la perdita di interesse rispetto al tema della partecipazione. Uno dei risultati è proprio questo. L’Amministrazione non ha, di fatto, consultato preventivamente i Comitati, coloro che 'vivono' il territorio e sono in grado di esprimerne i bisogni e le proposte. La Giunta ha scelto una strada radicalmente opposta, che indebolisce i Comitati di quartiere. Non è solo il Pd di Desio a dirlo, viste tutte le voci critiche che si sono sollevate, comprese quelle Comitati stessi. Non è "ansia per il cambiamento”, ma consapevolezza maturata in anni e anni di esperienze di lavoro. In  questo regolamento non c'è niente di tutto quello che di positivo si poteva inserire, ma solo aspetti che andranno a depotenziare il tessuto di cittadinanza attiva".

Segnalate una "serie di storture"

Entrando nel merito Violante segnala una serie di storture, ne cita sinteticamente tre: “Nel regolamento seregnese è contenuta una previsione per effetto della quale i Comitati possono avanzare all’Amministrazione proposte su qualunque materia considerino di proprio interesse. In quello desiano, al contrario, è previsto che i Comitati possano essere interpellati dall’Amministrazione su qualunque tematica per la quale essa intenda acquisire un parere. Il messaggio della Giunta è: facciamo noi, dirigiamo noi e, se proprio dovessimo avere bisogno, vi chiameremo.” E prosegue: “L’imposizione di un metodo elettivo per la composizione dei consigli direttivi dei Comitati sembra all’apparenza voler accrescere l’importanza e la rappresentatività dei Comitati, ma, nella sostanza, nella proposta non si trova traccia di risorse economiche disponibili, né alcuna previsione di un canale preferenziale per le segnalazioni dei Comitati. In sintesi, un regolamento propagandistico che porta con sé la malcelata finalità di svuotare e impoverire i Comitati e non di valorizzarli”. Infine, “l’obbligo dei Comitati di quartiere di notificare all’Amministrazione la data e l’ordine del giorno con almeno 5 giorni di anticipo rispetto alla convocazione di una assemblea o della riunione del Consiglio direttivo. Non sarà possibile insomma trattare un tema dell’ultima ora. Il sindaco e l’assessore delegato potranno partecipare alle riunioni dei Comitati anche in assenza di un invito e avranno diritto di parola. Quest’ultima previsione, non presente nel copiando regolamento del Comune di Seregno, illumina la finalità di direzione e controllo sui Comitati che ispira il regolamento proposto dalla giunta desiana”.

Critiche anche da Angelo Paola, dirigente del Pd  desiano

“Solamente ora, a posteriori, - interviene Angelo Paola, dirigente del Pd di Desio ed ex segretario dei dem - dopo aver proposto una bozza di regolamento calata dall’alto, dopo che i Comitati hanno criticato e fatto avere all’Amministrazione le proprie proposte, dopo che queste sono state discusse all’interno della Giunta, sembra che un esponente di spicco della maggioranza abbia intenzione di chiedere un incontro coi Comitati di quartiere per avere un feedback. Ci chiediamo che percorso sia quello che non parte dalla base, dalle persone che hanno esperienza decennale e che vivono il territorio e si spendono per la comunità a titolo volontario. La risposta è lampante e confermata da questa ennesima vicenda: è il percorso di un’Amministrazione che, da quando si è insediata non ha mai tenuto in considerazione né interloquito con la cittadinanza attiva, con le associazioni e con i Comitati di quartiere”.

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