Il premio Scultori a Palazzo va a Oliveto Lario
Annunciati i vincitori della 16esima edizione della mostra - concorso organizzata dall'associazione Amici Palazzo e Parco Arese Borromeo

Paolo Matteucci di Oliveto Lario (Lecco), con "Speranza (corrosione e germinazione)" si aggiudica il premio "Mostra personale" in occasione della 17esima edizione del Premio di Scultura e arti plastiche 2026 organizzato dall'associazione Amici Palazzo e Parco Arese Borromeo di Cesano Maderno.
Il premio Scultori a Palazzo va a Oliveto Lario
La commissione artistica della 16esima edizione di "Scultori a Palazzo" ha indicato all’unanimità l’opera, frutto di grande padronanza nell’uso della materia e della tecnica: "Offre allo spettatore molteplici punti di vista e significati", a partire dal titolo, che è "un invito alla riflessione catturando la fluidità delle emozioni, interazione tra caos e ordine", si legge nella motivazione letta sabato pomeriggio in auditorium Disarò tra gli applausi del numeroso pubblico.
Gli altri artisti premiati
Secondo posto per "The Cloud" di Flavio Confalonieri, di Monza, un’opera "costruita con un messaggio chiaro ed essenziale che trasmette l’illusione di una forma senza peso, leggera e sospesa". Terzo posto per Claudia Cairoli di Luisago (Como), per l’insieme delle opere "che toccano a livello emozionale e comunicano, nella loro semplicità, la difficoltà di far convivere l’affermazione del sé e la resilienza della vita".
Tre i riconoscimenti assegnati dall’Amministrazione comunale (a premiare c’era l’assessora Rosanna Arnaboldi): alle opere di Ludovico Coronati di Mandello del Lario (Lecco), a "Semi ri-generati" del Laboratorio Artemisia seconda casa di reclusione di Milano Bollate, e a "Mani che raccontano le donne a tutto tondo» della cesanese Ilenia Geremia, apprezzata "per l’utilizzo plastico di una materia statica come l’argilla". Attestato di merito ad "Albero magnetico – Dalla primavera all’inverno" della cooperativa sociale Il Seme di Cesano Maderno e a "Volti e maschere" di Arianna Scozzari di Sesto San Giovanni. Infine, è stato annunciato il più votato dalla giuria popolare nell’edizione 2024 del Premio: è Renato Marchi di Cesano Maderno.
La mostra chiude domenica 30 marzo
Le opere sono ammirabili fino al 30 marzo: sabato dalle 15 alle 18 e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Negli stessi giorni e orari, nella cappella pubblica di Palazzo Arese Borromeo dedicata a Sant'Antonio da Padova e all'Angelo custode, c’è «Exitus», la mostra personale di Peter Porazik, vincitore dell’edizione 2024 con "Pensierotto". Slovacco di nascita, lecchese d’adozione (da dieci anni vive a Mandello del Lario), presenta dodici opere sintesi del suo percorso artistico degli ultimi vent’anni.