Villasanta

L'autorità anticorruzione archivia il procedimento contro la coop. "La Speranza" di Villasanta

La vicenda prese le mosse dalla segnalazione effettuata dagli uffici comunali villasantesi. Nello specifico il Comune aveva contestato la documentazione prodotta in occasione della partecipazione al bando per il Trasporto sociale, che aveva visto trionfare la cooperativa "Per Monza 2000"

L'autorità anticorruzione archivia il procedimento contro la coop. "La Speranza" di Villasanta
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ll Consiglio dell’autorità anti corruzione (Anac) archivia la procedura sanzionatoria contro la cooperativa "La Speranza" di Villasanta. Dunque  le dichiarazioni false dichiarate dalla stessa in occasione della partecipazione al bando per il Trasporto sociale, come sottolineato nella decisione del Consiglio Anac, non sono state giudicate meritevoli di sanzioni.

Il procedimento sanzionatorio era stato aperto nell'estate dello scorso anno a seguito della segnalazione pervenuta direttamente all'Anac dagli uffici comunali. Il sodalizio guidato da Rosa Bianca Corno, dunque, può tirare un sospiro di sollievo: rischiava l’interdizione dalle future gare pubbliche e fino a 50mila euro di multa.

La vicenda

Ricordiamo che la vicenda prense le mosse dalla segnalazione effettuata dagli uffici comunali villasantesi. Nello specifico il Comune aveva contestato la documentazione prodotta in occasione della partecipazione al bando per il Trasporto sociale, che aveva visto trionfare la cooperativa "Per Monza 2000" che dal 4 ottobre 2021 è subentrata alla Speranza nel servizio di trasporto sociale. Per il Comune la segnalazione all'Anac fu un atto dovuto, per la cooperativa una ripicca bella e buona.
L'esito poteva comportare, per la cooperativa, anche la preclusione della possibilità di partecipare a bandi pubblici per gli anni a venire oltre ad una salatissima multa. Ricordiamo che La Speranza opera sul territorio villasantese da quattro decenni e si occupa di persone diversamente abili.

"Una doverosa segnalazione di falsa dichiarazione"

"Innanzitutto, dal punto di vista formale, non si tratta di una denuncia ma di una dovuta segnalazione di falsa dichiarazione resa dalla cooperativa in questione, in fase di procedura di gara, rispetto al possesso dei requisiti richiesti dal bando - aveva sottolienato l'assessore alle Politiche sociali Laura Varisco qualche mese fa in Assise in risposta ad una interrogazione presentata dal consigliere del gruppo misto Roberto Frigerio - Va chiarito inoltre che non si tratta di una scelta discrezionale, ma di una precisa procedura amministrativa (non giudiziaria) prevista dalla legge a garanzia della trasparenza delle procedure negli appalti pubblici e della correttezza degli operatori. E per questo assolutamente obbligatoria per l’Ente, prevista dal Codice degli Appalti all’articolo 80, comma 12 e di competenza del responsabile unico del procedimento che rilevi la non veridicità delle dichiarazioni contenute negli atti.  Se non venisse effettuata il responsabile del procedimento commetterebbe il reato di omissione di atti d’ufficio".

Il vicepresidente del sodalizio Varisco si autodenunciò all'Anac per protesta

A seguto della segnalazione da parte degli uffici comunali il vicepresidente della Speranza Erminio Varisco decise di autodenunciarsi direttamente all'Anac in segno di protesta. Un atto clamoroso per gridare a gran voce

"Non abbiamo mai dichiarato il falso nella compilazione dei documenti per accedere al bando, non siamo mai stati bugiardi e disonesti - ha affermato il vicepresidente del sodalizio Erminio Varisco - Se la segnalazione contro di noi fosse stata accolta noi  avremmo rischiato l'esclusione per due anni dai bandi pubblici e questo per qualcosa che non abbiamo minimamente commesso. Non abbiamo mai dichiarato negli atti presentati in Comune di essere cooperativa di tipo A e siamo contenti che la nostra posizione sia stata archiviata. Per noi si chiude una pagina decisamente triste che ha procurato in tutti noi molto dolore, ma siamo contenti per questo esito che ci rende onore delle nostre azioni".

Cosa dice la delibera di Consiglio dell'Anac?

La delibera del Consiglio dell'Anac sottolinea, in un passaggio della decisione di archiviazione, che "la comprovata dichiarazione non veritiera non può concretizzare di per sè sola i presupposti per l'applicazione in via automatica dell'articolo 80, comma 12 del dlgs 50/126, ma può determinare unicamente le conseguenze previste dall'articolo 75 dello stesso d.P.R. 445/2000 secondo cui fermo restando quanto previsto dall'articolo 76 qualora dal controllo di cui all'articolo 71 emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera".

 

 

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