Lega (e Consiglio comunale) in ritirata: la via resta intitolata a Luigi Cadorna
Il Consiglio comunale di Nova Milanese non verrà querelato dai discendenti del Generale.

Fine delle polemiche: la via resta intitolata a Luigi Cadorna. Il Consiglio comunale di Nova Milanese batte in precipitosa ritirata dopo che i discendenti del generale avevano minacciato querele.
La via resta intitolata a Luigi Cadorna
Fine delle polemiche: la via resta intitolata a Luigi Cadorna. Dopo lo scontro del Consiglio comunale con i discendenti del generale della Prima guerra mondiale si è deciso di mantenere lo status quo.
Cadorna era stato definito "assassino"
Il caso è scoppiato in seguito alla seduta di Consiglio del 4 novembre. Il capogruppo della Lega, Gabriele Lanzani, aveva definito l’ufficiale "un assassino" e "un vile". Quindi aveva proposto che la stessa via venisse dedicata al Milite Ignoto, per lanciare un vero messaggio di vicinanza ai militari, anche giovanissimi, caduti durante la Prima guerra mondiale. Il nipote, il Colonnello Carlo Cadorna, era intervenuto per difendere la dignità del nonno. Il Consiglio comunale veniva accusato di aver diffamato il Generalissimo.

"Non avevamo intenzione di fare polemica"
A distanza di un mese, il Consiglio comunale ha deciso di fare un passo indietro: via Cadorna rimarrà tale. "Non avevamo intenzione di fare polemica, né di alzare un tale polverone" ha sostenuto il sindaco Fabrizio Pagani. Il caso, infatti, è stato ripreso anche da giornali e telegiornali nazionali.
Lanzani ha ritrattato
Durante il Consiglio comunale di martedì 30 novembre il consigliere d'opposizione Gabriele Lanzani ha ritrattato le sue affermazioni: "Ho utilizzato definizioni prive di fondamento storico", ha detto il capogruppo della Lega. In accordo con i legali di Cadorna, Lanzani ha proposto al Consiglio un incontro pubblico e informativo sul tema.
Nessuna querela per il Consiglio novese
Il Consiglio comunale di Nova Milanese non verrà perciò querelato dai discendenti del Generale. L’avvocato aveva già richiesto i verbali della seduta di Consiglio comunale del 4 novembre per verificare quanto appreso dalla stampa e, nel caso, procedere con una querela per diffamazione. "Siamo tutti d’accordo che i termini fossero eccessivi – ha continuato il legale, Andrea Tirondola – Non ci interessa il risarcimento. Dopo la ritrattazione di Lanzani durante l'ultimo Consiglio, l’iter giudiziario si ritiene concluso qui".