Monza invasa dai rifiuti, qualcosa non funziona
Gli orari modificati in centro storico stanno creando molti problemi. Città in rivolta

Il primo giorno della nuova raccolta rifiuti a Monza è stata... un disastro. Sacchetti della pattumiera ovunque e un coro di proteste, soprattutto in centro storico da parte di commercianti e ristoratori. Qualcosa, insomma, pare non abbia funzionato come ci si aspettava.
Rifiuti ovunque a Monza
Ieri, martedì 1 marzo, è partita la nuova raccolta differenziata a Monza. Al di là del nuovo sacco rosso con il chip, che aveva già sollevato malumori, il vero banco di prova sarebbero stati i nuovi orari di esposizione dei rifiuti. Secondo la Giunta la scelta di modificarli doveva andare nella direzione di proporre una città con maggior decoro e igiene. Ma in realtà si è verificato l'esatto opposto. E cioè il fatto che in centro storico l'orario di esposizione dei rifiuti avvenga durante il giorno, nel primo pomeriggio, ha mostrato una città sporca e piena di rifiuti proprio mentre le persone erano in giro per la pausa pranzo, il lavoro o lo shopping. E altro che salotto buono in centro! Moltissime le lamentele dei ristoratori che hanno osservato come i loro clienti avessero dovuto mangiare o bere a fianco dei sacchi dei rifiuti esposti in strada. Per i negozianti, anche in zona San Biagio, il problema è stato anche avere bidoni (compresi quelli che avrebbero dovuto essere portati via) al fianco delle vetrine e di fronte all'ingresso. "Non certo un bel biglietto da visita", hanno spiegato.
Pioggia di lamentele
Anche sui social il tam tam è stato continuo. E l'hashtag #monzapiùsporca ha spopolato. Tra coloro che hanno documentato la città invasa dai rifiuti, c'è Giorgio Castoldi che ha realizzato un vero reportage con tutte le situazioni più critiche, come si vede nella gallery qui sotto.
Nel cercare di capire cosa non abbia funzionato e dove potrebbero essere necessari dei correttivi, è intervenuta anche la consigliera Francesca Pontani di Italia Viva: "Di certo l'errore più grande è stato quello degli orari. La raccolta dei rifiuti va fatta di notte e non di giorno se si vuole maggior decoro per la città. Lo avevamo segnalato a suo tempo io e la consigliera Maria Chiara Pozzi ma non ci hanno ascoltato - ha detto - Poi il fatto che i rifiuti siano rimasti tanto tempo esposti in strada potrebbe essere anche un problema di mezzi. Non è un mistero che non siano arrivati in tempo per i ritardi nel settore dell'automotive. Se adesso è un problema, non oso immaginare cosa succederà d'estate. Già ora si vedono le cornacchie che prendono d'assalto i sacchi per strada in pieno giorno".





La situazione potrebbe migliorare?
Ora, la vera domanda è: la partenza è stata burrascosa e la situazione potrebbe migliorare o questo è quello che dovremo aspettarci di vedere anche in futuro? La Giunta dovrà pensare a un passo indietro e a modificare gli orari? Il sindaco Dario Allevi non aveva fatto mistero che c'erano stati errori e che comunque sarebbe stata una fase sperimentale durante la quale sarebbe stato possibile introdurre correttivi. Finora le lamentele erano state soprattutto tra i residenti per le dimensioni del sacco rosso, ma quello potrebbe davvero diventare l'ultimo dei problemi. Molti condomìni stanno scoprendo in questi giorni che le imprese di pulizia per l'orario troppo stretto nel conferimento dei rifiuti (che per le utenze domestiche va dalle 18.30 alle 19.30) non riusciranno a svolgere il servizio e che quindi ogni condòmino dovrà portarsi il suo sacco rosso in strada. Peccato che molti a quell'ora siano ancora al lavoro. E questo potrebbe aprire un altro coro di lamentele.
Intanto per maggiori informazioni si può visitare il sito www.monzapulita.it.