Desio

Ospedale di Desio, il Cob: "Il rilancio non c’è stato, servono 400 posti letto. Separiamoci da Vimercate così avremo le risorse"

Parola d’ordine: «raddoppiare, non si può più rimandare». Lo ha chiesto il Comitato Ovest Brianza nell’incontro di sabato scorso

Ospedale di Desio, il Cob: "Il rilancio non c’è stato, servono 400 posti letto. Separiamoci da Vimercate così avremo le risorse"
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Raddoppiare i posti e rilanciare l’ospedale di Desio, ma anche separarsi da Vimercate. Il Comitato Ovest Brianza, intitolato al suo presidente, Antonio Colombo, ha presentato il bilancio di un anno e ribadito la collaborazione con sindaci e consiglieri regionali.

Ospedale, il Cob: "Il rilancio non c’è stato, servono 400 posti letto. Separiamoci da Vimercate così avremo le risorse"

«La nostra è una zona molto popolata, merita un ospedale di tutt’altra dimensione, all’altezza del suo territorio di riferimento. Gli standard europei dicono che sono previsti due posti letto ogni mille abitanti, noi vorremmo arrivare ad averne almeno uno e arrivare a 400 posti letto – ha affermato il presidente, Francesco Sicurello - Ma non è solo l’ospedale che vogliamo potenziare, è tutta la realtà socio-sanitaria. Si è visto durante il Covid. Noi pensiamo che il territorio debba avere una serie di servizi per garantire possibilità di cura. L’intento è mettere insieme realtà locali e sovralocali. Ma anche coinvolgere le forze politiche, lavorando insieme».

I progetti

L’obiettivo è un collegamento tra i servizi specialistici e la medicina di base. Intanto, va avanti l’operazione per acquisire i terreni che serviranno per ampliare la strada di accesso al Pronto soccorso che, nei progetti, dovrà essere raddoppiato e per cui sta facendo da intermediario Cancro Primo aiuto. Contributi sono arrivati dalla Bcc di Barlassina, dal Banco Desio e dalla Fondazione Pallavicini. Mancano ancora 50mila euro, è stato evidenziato durante l’incontro, «per sbloccare i 12 milioni di euro per il progetto di raddoppio».

Per questo sono in programma diverse iniziative, tra cui vari concerti. Sergio Cazzaniga, il vicepresidente, ha ricordato il risultato raggiunto che ha portato a intitolare l’ospedale a Papa Pio XI, il pontefice desiano.

"L'ospedale di Desio aspetta una rinascita"

«Vorremmo far conoscere il ruolo importante che Papa Ratti ha avuto per la storia», ha anticipato. «Il lavoro è enorme – ha detto intervenendo Gigi Ponti, consigliere regionale del Pd - L’ospedale di Desio aspetta una rinascita che è tutta da consolidare».

«Come Cob abbiamo sempre sostenuto che la vera sfida per la sanità è un dialogo tra le professioni», ha aggiunto Paolo Vintani.

Sull’importanza della sanità di prossimità si è soffermato il riconfermato sindaco di Seregno, Alberto Rossi.

«Partecipando alle riunioni del Cob mi sono reso conto di come l’associazione si sia sempre mossa perché vuole bene all’ospedale. Una struttura che ha da anni ha bisogno di un rilancio. Auspico che ci possa essere consapevolezza che il nostro territorio abbia un’attenzione particolare, una zona densamente popolata e con un primato per capacità produttiva. Per questo credo che non possa rimanere indietro per quel che riguarda l’ospedale e la sanità di prossimità. E anche a livello di capitale umano. Proprio perché voi volete bene all’ospedale sono convinto che presto o tardi si arriverà al risultato», ha auspicato.

L’intento, ha ribadito Sicurello, è di «fare pressione affinché questo territorio sia valorizzato». Rodolfo Rivera, direttore della Nefrologia dell’ospedale cittadino, ha auspicato, infine, l’importanza di una riflessione generale sulla sanità.

«Reparti in sofferenza, i bandi non sono partiti, siamo delusi»

Silvio Arienti, del Cobac, durante l’incontro, ha espresso delusione rispetto «alle nostre attese».

«Nonostante molteplici incontri con la direzione generale non abbiamo ricevuto risorse per l’ospedale di Desio – ha affermato – Per questo l’importante è riuscire a cercare di avere dei referenti politici per smuovere le acque».

E ha elencato difficoltà per il laboratorio, l’Anatomia patologica, l’Oculistica «che ha perso il primario», la Ginecologia «di fatto cancellata. Sono stati sospesi anche i letti e se ci sono interventi un po’ più complessi vengono mandati altrove. Ho fatto presente al direttore generale che ci voleva la chirurgia per il rilancio del reparto - ha rimarcato - E anche l’ostetricia è nel limbo. I bandi dell’Asst per molti primariati non sono ancora stati banditi, altri sono in itinere e i concorsi finora hanno riguardato solo Vimercate. Il nostro ospedale va rilanciato e l’Asst va sdoppiata, altrimenti tutte le risorse continueranno ad arrivare solo a Vimercate. I programmi che come Cob abbiamo presentato sono ambiaziosi, ma non bastano. Riteniamo che siano indispensabili i contatti con i sindaci».

"Bisogna dare il giusto riconoscimento e ripotenziarlo"

Fondamentale anche per Tiziana Varisco, responsabile per anni della Pediatria e Neonatologia, ora in pensione, ma ancora attiva in ospedale a titolo di volontariato,

«il legame tra ospedale e territorio, che deve andare avanti per garantire un percorso di continuità assistenziale. Desio l’anno scorso è stato l’unico punto nascita dell’azienda in crescita, per questo bisogna dare il giusto riconoscimento e ripotenziarlo. Non solo con investimenti tecnologici ma bisogna anche investire sulle persone», ha evidenziato. Per Paolo Mocarelli il raddoppio «va fatto domani», ma è importante puntare su «tecnologia, ricerca», binomio che equivale a «competenze mediche». Non solo «mettere mattoni – ha ricordato - Dobbiamo dare un contenuto alla grandissima storia che l’ospedale di Desio ha avuto in passato. Bisogna tornare a essere all’avanguardia in termini moderni».

«Andrebbe raso al suolo e ricostruito»

«L’ospedale di Desio? Andrebbe raso al suolo e rifatto». Deciso l’intervento del presidente del Consiglio di Regione Lombardia, Federico Romani (Fratelli d’Italia), un amico del Cob, che anche da consigliere regionale ha sempre sostenuto i progetti dell’associazione fondata da Antonio Colombo. Ed è d’accordo anche lui a dire:

«La strada è quella di andare verso due Asst, per evitare che ci sia uno sbilanciamento di investimenti verso Vimercate. Sono diventato papà e nei giorni scorsi sono stato a Vimercate, ho girato l’ospedale in lungo e in largo e devo dire che sembra un albergo a 5 stelle. Desio merita gli investimenti e per questo la nostra sfida è quella di restituire a Desio e alla Brianza ovest una struttura degna, sia dal punto di vista degli interventi edilizi, che della qualità dei servizi».

Romani ha detto di aver già parlato con il direttore generale, Marco Trivelli, proprio a Vimercate.

«Gli ho detto: qui è bellissimo, vorrei provare anche a Desio lo stesso piacere. Mi farò anche promotore di un incontro con l’assessore regionale Guido Bertolaso. Lui stesso ha già dichiarato che c’è molto da fare, ma da parte sua c’è massimo impegno e massimo ascolto».

Rispetto alla sanità brianzola ha garantito trasversalità: «Come in tutti questi anni – ha rimarcato - andiamo avanti e continuiamo a fare il bene dei cittadini».

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