Lesmo

Pedemontana, gli ambientalisti chiedono lo spostamento dell'area di cantiere

Il cantiere dovrebbe insediarsi lungo la SP135, a due passi dalle case e della scuola materna di Peregallo; il comitato "No Pedemontana" ipotizza un trasferimento in una zona più isolata

Pedemontana, gli ambientalisti chiedono lo spostamento dell'area di cantiere
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"Il cantiere di Pedemontana venga spostato lontano dalle case e dalla scuola". Questo, in estrema sintesi, l’appello lanciato in queste ore dal comitato "No Pedemontana" di Lesmo, Camparada e Arcore alla società che molto presto (si mormora giugno) avvierà i lavori per la realizzazione dell’autostrada.

Pedemontana, chiesto lo spostamento del cantiere

Una richiesta ribadita anche nel corso di un incontro che il gruppo ha avuto la scorsa settimana insieme ad altri comitati e associazioni. Allo stato attuale, ricordiamo, il cantiere del segmento lesmese della tratta C è previsto nei dintorni dell’area cantoniera, di proprietà della Provincia di Monza e Brianza, situata lungo la SP135, a una manciata di metri dalle abitazioni e persino dalla scuola materna di Peregallo. Una posizione piuttosto infelice per ovvie ragioni e che il comitato mira a salvaguardare proponendo di spostare l’intera struttura logistica altrove, in zone che abbiano un minor impatto sul territorio.

Dalla scuola alla Blaschim?

E l’occhio, in questo senso, sarebbe caduto sulla ex "Blaschim", area industriale oggi dismessa e in fase di bonifica, ma anche isolata.

"Abbiamo chiesto ad APL di valutare lo spostamento in zona più idonea del cantiere previsto a Lesmo accanto alla casa cantoniera della Provincia con ingresso diretto dalla SP 135 - si legge nel comunicato diramato dagli ambientalisti - Il cantiere occuperà un’area di 17.150 mq di terreno agricolo nelle vicinanze della scuola materna e delle abitazioni di Via Ungaretti e Via Caduti per la Patria. L’operatività del cantiere, come risulta dal progetto esecutivo pubblicato sul sito del Ministero della Transizione Ecologica (MITE), ci preoccupa moltissimo sia dal punto di vista dell’inquinamento acustico per gli impianti installati, che per la vicinanza di ricettori sensibili ed anche per l’interferenza con la viabilità ordinaria già oggi congestionata, tenendo conto che la durata prevista dei lavori è di tre anni".

Nodo viabilità

La proposta, dunque, sarebbe quella di traslocare l’intero cantiere altrove, in un’area (ipoteticamente quella della Blaschim) più isolata e che abbia un impatto minore anche a livello logistico e viabilistico. Quella attualmente individuata risulta non solo densamente urbanizzata, ma anche piuttosto congestionata a livello di traffico. E la previsione di avere mezzi pesanti che si spostano lungo lo stesso asse andrebbe a peggiorare sensibilmente una situazione già complessa di suo. Per il momento la richiesta del comitato è ancora in attesa di ricevere risposta.

"Restiamo in attesa di eventuali sviluppi - prosegue la comunicazione del gruppo “No Pedemontana” - Appena possibile, organizzeremo una serata informativa aperta a tutta la cittadinanza, per illustrare le criticità riscontrate nel progetto esecutivo legate alla cantierizzazione, la viabilità di cantiere e le fasi di lavorazione con le relative interferenze con la viabilità ordinaria".

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