Amarcord

Quando a Macherio c'era la Wippermann

L'ultima ricerca dello storico di Triuggio, Angelo Cecchetti, ci riporta agli inizi del Novecento.

Quando a Macherio c'era la Wippermann
Pubblicato:

L'ultima ricerca dello storico di Triuggio, Angelo Cecchetti, ci riporta agli inizi del Novecento quando a Macherio c'era la Wippermann.

L'Officina Wippermann

In qualità di collezionista e appassionato di storia locale brianzola/ brianzuola/briantea/ brianzesca/brianzolasca … e con particolare attenzione affettiva a Macherio, mi ero imbattuto anni fa in una piantina dell’Igm (Istituto Geografico Militare) del 1914 dove fui subito catturato dalla zona con evidenziata “Officina Wippermann”.

Cartoline del periodo

Cominciarono le prime domande “ai miei contatti” che avevano più esperienza di me (pusé vecc de me) per capire di cosa si trattasse. Risposte quasi del tutto assenti, rimanendo senza risoluzione del quesito. Passa qualche anno, non demordo, fin quando andai a trovare La (l’articolo è d’obbligo) Giuseppina Cazzaniga, mamma del mio amico Charlie alla Cassinetta di Sovico, che nel mentre si parlava del più e del meno mi snocciolava diverse informazioni. ” … Certu, caru ul mè bagaj che la Wippermann la gh’era. Anzi, da lì sono usciti i vecchi capostipiti che poi hanno dato inizio alle varie attività come il catenificio Fratelli Fossati e i fratelli Sala Biciclette…”. Con l’avvento della prima guerra mondiale la fabbrica, essendo originaria dell’impero austro ungarico, così mi si racconta, viene sequestrata , non si sa bene in quale anno, e al suo interno inizia la confezione/produzione di materiale militare come tende, camicie, coperte ecc. E da questa informazione mi viene svelato un altro mistero …
Caserma militare di Macherio
Caserma militare di Macherio

La caserma militare

Riguardando alcune cartoline di quel periodo: “…volevo venirli a salutare stassera ma, … causa l’acqua non giravano i tram!! il mio indirizzo 3a Comp. 8° Fanteria Macherio - anno 1917; 8° Bufa (Bufa era un vecchio gergo militare che indicava la burba, la spina, il novellino); 2a Compagnia Macherio - anno 1918; 8° fanteria 6a compagnia - Macherio Brianza - anno 1916 …” La cartolina, infatti, riporta la dicitura Caserma Militare, che però non era una vera e propria “caserma”, bensì un distaccamento, non so se il termine sia corretto, avente sede primaria la caserma di Monza dove appunto l’8° reggimento fanteria era operativo e che quindi tale insediamento, si può pensare che fosse in essere a Macherio, per presidiare lo stabilimento di prodotti militari all’interno della ditta Wippermann - Fabbrica Nazionale Accessori per Cicli & Automobili, come riportato in alto a sinistra sulla cartolina. Ad aggiungere ulteriori informazioni ci viene in aiuto un bollettino parrocchiale di Sovico di quel periodo dove sappiamo che: “A Macherio, presso lo stabilimento Wippermann, sono alloggiate circa 600 nuove reclute di 3^ categoria che attendono all’istruzione”; che da una descrizione dell’epoca riporta “abile di III^ categoria: buona salute, figlio unico orfano di un genitore, oppure un riformato fatto abile per necessità e adibito a lavori sedentari” , quindi si trattava di personale non operativo, quindi probabilmente “idoneo” alla guardia allo stabilimento.

Il periodo bellico

Aggiungiamo che i tedeschi/austriachi presenti allora nella fabbrica, visto il periodo bellico, erano ritornati al loro paese d’origine, anche se non tutti ritornarono alla patria natia. Uno di questi fu mandato, per sua scelta, in esilio in Sardegna in quanto marito di una sovicese. Arrivato a questo punto qualche informazione in più l’ho avuta e l’accantonai, solo per il momento, in quanto il mio ricercare mi portava in altre caccie... Dopo diverso tempo il mio peregrinare di ricercatore mi conduce su un sito internet nella Repubblica Ceca, dove trovo in vendita un catalogo del 1913 della Wippermann e dopo vari tentennamenti e un po’ alla “cieca” decido di acquistarlo. Arriva il pacco eh... Sciambola, sunt in goga e magoga… “Katalog - WIPPERMANN JR – KRALUP A.D. MOLDAU (Kralupy nad Vltavou  in tedesco Kralup an der Moldau è una città della Repubblica Ceca ) - STAMMWERKE (Impianto principale) HAGEN (Germania) - ZWELGWERK (Succursale MACHERIO". All’interno del catalogo foto e disegni dei prodotti, immagini d’interni della fabbrica, e il disegno della Wippermann-Werke, forse grazie al marketing o alla fantasia che ha preso il sopravvento, ha modificato la struttura e spostando addirittura le montagne sullo sfondo.

Stabilimento della Fabbrica Nazionale Ditta Wippermann, Macherio Brianza-Italien
Stabilimento della Fabbrica Nazionale Ditta Wippermann, Macherio Brianza-Italien

Via San Cassiano allo stato attuale

Teilanficht der Montage für Pedale
Teilanficht der Montage für Pedale
Macherio Wippermann
Macherio Wippermann

Diploma d'onore nel 1911

Non smettendo mai di ricercare … ritrovo: nel 1911 all’Esposizione Internazionale di Torino riceve il Diploma d’onore.

• Dalla rivista dell’epoca “LA STAMPA SPORTIVA” del 10 aprile 1910 compare la pubblicità WIPPERMANN MACHERIO con la dicitura “CHIEDERE CATALOGO della nuova Fabbrica Nazionale”, e quindi pare evidente che già nel 1910 era presente a Macherio.
• Un altro aspetto sulle condizioni lavorative le estrapoliamo dal “Sindacato e corporazione: bollettino del lavoro e della previdenza - 1911” da cui si evince: “La ditta Wippermann di Macherio, fabbricante di accessori per biciclette ed automobili occupa 70 operai e cioè 42 adulti a lire 3.50, 12 fanciulli a lira 1, 14 adulte a 1.20 e 2 fanciulle a 0.80, tutti con 10 ore di lavoro; questi operai si erano uniti in lega di resistenza aderente alla lega del lavoro di Milano. A detta dei componenti la lega, la ditta non aveva veduto di buon occhio tale costituzione ed un operaio non iscritto sembra facesse opera denigratrice a carico dei compagni leghisti e godesse il favore della ditta. L’11 aprile tutti gli operai, reclamando il licenziamento del compagno, non iscritto alla lega, abbandonarono il lavoro dopo che la direzione non volle ricevere una loro commissione. Soltanto il 24 aprile il lavoro venne ripreso senza che l’operaio fosse stato licenziato. (Notizie dalla ditta, dai RR.CC. e dalla stampa).” Interessante la descrizione dell’organigramma. Notare la differenza della paga oraria uomo/donna lire 3.50 contro lire 1.20 delle donne. Anche la presenza dei fanciulli non scherza (a 12/13 anni già in fabbrica a lavorare, per poter contribuire al bilancio familiare), anche qui differenza di retribuzione tra fanciullo e fanciulla. Chiusa questa piccola parentesi, possiamo dire che si tratta di una delle prime forme di sciopero d’inizio secolo scorso, anche perché intorno agli anni 1910/11 e seguenti ci furono diversi “fermenti” in Brianza.

Luglio 1915

Da il “BOLLETTINO DELL’UFFICIO DEL LAVORO” - LUGLIO 1915 “Macherio (Milano) - In seguito ad una riduzione sulla tariffa della pulitura dei manubri da bicicletta, il 1 dicembre (1914) scioperarono 12 operai addetti a tale reparto della fabbrica nazionale di accessori per cicli ed automobili della ditta Wippermann. Per solidarietà abbandonarono il lavoro anche gli operai di tutti gli altri reparti in numero di 110 circa. Gli operai non erano organizzati, ma furono assistiti dal rappresentante della federazione dei metallurgici. La Ditta peraltro mantenne il provvedimento preso e gli scioperanti, dopo l’intervento del Sindaco e di altre persone influenti, decisero la ripresa del lavoro che fu attuata il 15 dicembre, accettando le condizioni volute dalla Ditta, la quale peraltro promise che al cessare della crisi economica sarebbe stata ripristinata la vecchia tariffa. Terminato lo sciopero gli operai si costituirono in lega, alla quale subito si iscrissero in numero di 80. Si veda come dal 1911 con 70 operai si è passati nel 1915 a 110 operai. Ritornando allo scopo della narrazione, mi sembra opportuno ricordare che queste notiziole, sopra riportate, mi e ci dovrebbero far pensare su quante realtà sono ormai finite nell’oblio, non solo in ambito macheriese. Sperando di aver riportato alla memoria un piccolo pezzo di storia (le piccole storie sommate tra di loro contribuiscono a dare il senso alla storia Grande, auspico che qualche lettore, un po’ avanti negli anni, possa aumentare le notizie fino ad ora narrate, magari anche a dar prova provata della “fantomatica” pista di decollo e atterraggio celata all’interno della fabbrica, attuale S.I.R., nel periodo della seconda guerra mondiale …, però questa è un’altra storia. Il ricordare, il ricercare e il condividere sono il miglior modo di perpetuare quanto trascorso e come custode temporaneo proseguo in nuove vecchie ricerche…
29e940461ff53332ee83f516f7512684-8
Foto 1 di 4
29e940461ff53332ee83f516f7512684-9
Foto 2 di 4
29e940461ff53332ee83f516f7512684-10
Foto 3 di 4
29e940461ff53332ee83f516f7512684-11
Foto 4 di 4

Il servizio completo è pubblicato anche sul Giornale di Carate in edicola da martedì 23 luglio 2024.

 

Seguici sui nostri canali
Necrologie