Elezioni amministrative

Sala gremita per il confronto tra i tre candidati sindaci di Barlassina

Tanti i temi trattati durante la serata: a sfidarsi Daniela Morisi, Paolo Vintani e Claudio Trenta.

Sala gremita per il confronto tra i tre candidati sindaci di Barlassina
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Auditorium della Bcc gremito, pubblico caldo e candidati che non si sono risparmiati nella sfida: questo il riassunto di quanto accaduto al faccia a faccia fra i tre candidati sindaci che fra sabato 8 e domenica 9 si sfideranno per diventare il nuovo sindaco di Barlassina.

Il faccia a faccia tra candidati sindaci

A rispondere alle domande del direttore del Giornale di Seregno, Sergio Nicastro, e del giornalista Stefano Galimberti, c'erano Daniela Morisi, assessore ai Servizi sociali uscente che punta a continuare la storia della lista Insieme per Barlassina, Claudio Trenta di Con Trenta per Barlassina e, infine, ripresosi perfettamente dopo i problemi che avevano imposto lo spostamento del dibattito dal 31 maggio al 5 giugno, Paolo Vintani, il candidato del Centrodestra unito in Barlassina Tradizione e Futuro.

Le domande politiche

«Mi ricandido per mettere all’opera l’esperienza acquisita in 10 anni di amministrazione per una Barlassina più accogliente e generosa», l'intervento iniziale di Daniela Morisi, a cui poi ha fatto subito seguito Claudio Trenta: «Voglio dimostrare di non essere solo un “lamentone” - ha detto il pensionato - Noi siamo una lista civica che non deve rispondere a nessuno se non ai cittadini e a noi stessi». Terzo, ma ovviamente non per importanza, Paolo Vintani: «Noi vogliamo essere chiari e limpidi - ha detto riguardo i simboli dei partiti che ospita il loro logo - Abbiamo personalità civiche e politiche di esperienza, così come giovani. Barlassina è un ricettacolo di eccellenze che non si parlano: con noi sarete orgogliosi del vostro paese».

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Tanti i temi trattati durante il faccia a faccia

Tanti i temi trattati: sicurezza, sociale, decoro urbano, ma anche grandi infrastrutture che toccheranno Barlassina in maniera pesante come Pedemontana e la stazione elettrica di Terna, così come il recupero dell’Allocchio Bacchini e del Lascito Lanzani. Originale la proposta di Trenta: «La gente ha vissuto nel terrore e propongo di assumere una vigilanza notturna: ci costerà, ma siamo sicuri di poter recuperare le risorse riducendo gli sprechi» e non si è fatta attendere la risposta di Vintani: «Le risorse sono limitate, ma esistono soluzioni semplici e pratiche: per esempio collegare la videosorveglianza direttamente ai Carabinieri per garantire la flagranza di reato». Più concentrata sul «suo» sociale Daniela Morisi: «Continueremo il nostro lavoro con le associazioni per una Barlassina più inclusiva». Unanime invece il coro su Pedemontana: il minimo è uno sconto sul pedaggio, anche se l’obiettivo dichiarato di tutti e tre i candidati è la gratuità della tratta B2 per i barlassinesi, oltre che la realizzazione di tutte le opere compensative e, soprattutto, della bonifica. «Decoro stradale e contratti più chiari con gli appaltatori, perché qualcosa non va» il primo obiettivo di Vintani. «Affitti agevolati ai giovani medici di famiglia che vogliono lavorare a Barlassina» la proposta di Morisi sulla salute. «Trasparenza e vicinanza ai cittadini» la promessa di Trenta.

Lo scambio dei regali

Infine particolari sono stati i regali che i candidati si sono scambiati: un elmetto da Morisi a Trenta per riparare buche in sicurezza, una cazzuola da Trenta a Vintani per mettersi all’opera, mentre il farmacista ha regalato ai suoi due avversari la trascrizione dei registri battesimali di Barlassina effettuata dal padre. In conclusione è venuto il momento degli appelli al voto. Morisi: «Ho dimostrato di essere una persona onesta e capace e non cambierò». Trenta: «Troverete un tignoso che rompe a tutti finché non risolve la campagna». Vintani: «Non voglio fare un appello a me, ma a votare. Hemingway ha scritto “per chi suona la campana”, il vecchio campanaro Allievi mi faceva salire sul campanile e mi sentivo un re quando tiravo le corde. Lorenzo Allievi era il nipote del vecchio campanaro ed era la nostra migliore gioventù che ci è stata strappata: quando voterete, fate suonare la campana per lui».

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