Doccia fredda a Lissone

Stadio off-limits: la Pro condannata ora batte cassa

La Pro Lissone però non ci sta e chiede all'Amministrazione, proprietaria del campo di via Dante, di mettere mano al portafoglio

Stadio off-limits: la Pro condannata ora batte cassa
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Lo Stadio Brugola di Lissone è ormai chiuso da settimane e la prima squadra gioca tutte le sue partite domestiche sul campo della Folgore di Carate Brianza.

Stadio chiuso: Pro imbufalita

Una situazione che ormai la Pro Lissone Calcio non vuole più sopportare e per questo chiede al Comune (proprietario dell’impianto di via Dante) di mettere mano al portafoglio.

Agonisticamente stiamo crescendo, abbiamo 300 ragazzi e 15 squadre. Ora è giunto il momento che si intervenga. All’orizzonte c’è il secondo Trofeo Ricky Riva che inizierà il 6 maggio, che sarà giocato altrove.

Ha sottolineato, visibilmente amareggiato, il vicepresidente della società biancoblù Roberto Guida.

La condanna da 10mila euro

Ma la vera nota dolente è legata a una pena pecuniaria da quasi 10mila euro per una vicenda di ormai due anni fa e che ha lasciato l'amaro in bocca all'associazione sportiva.

Lo Stadio Brugola, lo sanno tutti, è chiuso da tempo e non possiamo più utilizzarlo per le partite della prima squadra. Due anni fa un accertamento dei Vigili del fuoco ci ha imposto di mettere mano alla struttura non più a norma con le direttive in materia di sicurezza. Ora il nostro presidente, come legale rappresentante della Pro, è stato condannato a pagare 10mila euro per dei lavori che non competono però alla società.

Infatti i rilievi dei Vigili del fuoco hanno interessato il Brugola e sono state segnalate alcune criticità legate ad esempio all’ottemperanza della normativa in materia di sicurezza di utenti e atleti.

La sanzione è arrivata per l’omessa sistemazione delle criticità evidenziate dalle autorità, è stata già pagata ma chiediamo che ci sia rimborsata dall’Amministrazione. Le negligenze in questo caso non sono nostre. Certo è che certi lavori sono a carico del proprietario della struttura, non del gestore che in questo caso è la Pro Lissone Calcio.

Lo storico campo di via Dante, infatti, necessiterebbe anche di qualche intervento strutturale per renderlo più funzionale oltre che più «sicuro» per chi vive la struttura.

La società sportiva, che ha sede nello stadio dal 1901, a più riprese ha messo mano - e a sue spese - al grande campo all'inglese.

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