Un melograno e una panchina per ricordare il sorriso di Giada
Toccante cerimonia al "Bellisario" di Inzago per ricordare Giada Pollara, la 14enne di Busnago scomparsa a ottobre a causa di un malore
Un melograno e una panchina colorata, ma soprattutto il ricordo di una ragazza che con il proprio sorriso ha saputo entrare nel cuore di tante persone. Grande commozione, lunedì mattina, per la cerimonia che la scuola "Bellisario" di Inzago ha organizzato in memoria di Giada Pollara, la 14enne di Busnago scomparsa lo scorso ottobre a causa di malore che l’aveva colpita durante l’ora di Educazione fisica.
Un melograno e una panchina per Giada
Un sentito omaggio che ha simbolicamente unito due intere comunità, la scuola e la famiglia:
"Quando Alessandro, il papà di Giada, mi ha telefonato per dirmi della sua idea di posare una panchina a lei dedicata nella nostra scuola, ho accolto l'idea immediatamente - le parole del preside, Gustavo Matassa - Abbiamo poi deciso di piantare un albero, a presidio della panchina. Un melograno, scelto per il suo forte valore simbolico e per la sua determinazione. La presenza di tutti i semi riuniti insieme nel frutto è un simbolo di forte coesione. E proprio questo che è avvenuto oggi: in tanti hanno voluto condividere questo giorno per Giada. Si era trasferita da un'altra scuola e la cosa che ci ha stupiti tutti, è stata la sua capacità, nel giro di poco tempo, di avere tanti amici e amiche in molte delle nostre classi"
Famiglie unite nel dolore e nel ricordo
La panchina, viola e fucsia, è stata realizzata da Silvio Fabio, anche lui genitore che nei mesi scorsi ha perso la figlia Giulia, volata via a 17 anni dopo una lunga battaglia contro la malattia. Anche lei, come Giada, abitava a Busnago e frequentava il "Bellisario". Presenti alla cerimonia anche i sindaci di Inzago e Busnago, Andrea Fumagalli e Marco Corti, accompagnati dalle rappresentanze dei due Comuni. Insieme a loro anche i genitori, Diana e Alessandro:
"Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento in ricordo della nostra adorata figlia e grazie a Silvio che ha reso possibile la messa in opera della panchina e con cui condividiamo lo stesso dolore - il ricordo del papà - Oggi essere qui dove tutto è accaduto è molto difficile. Ci ha addolorato vedere imbrattati i muri della scuola e del luogo ove dimora Giada, utilizzando in modo strumentale la tragedia che ci ha colpito, nell’assoluta mancanza di rispetto del nostro dolore"
"Amate le persone care e realizzate i vostri sogni"
Poi ancora il papà di Giada ha voluto rivolgersi ai compagni di scuola della figlia:
"E’ difficile accettare quanto è avvenuto; è difficile accettare che non ci siano risposte. Il destino ci ha riservato quanto di peggio possa accadere a un genitore: la perdita di una figlia che ci è stata strappata via troppo presto. Cerchiamo di andare avanti, di essere forti per la nostra amatissima Giada. Io e la mamma abbiamo il dovere di vivere anche per nostra figlia. Anche se non la vedremo fisicamente sappiamo che lei c’è, perché è parte di noi. Oggi non vogliamo soffermarci sulla perdita che abbiamo subito, ma vogliamo ringraziare quel destino che ce l’ha donata. So che anche per voi, compagni di classe, è molto difficile. Allora vi esortiamo a impegnare bene il vostro tempo, ad amare le persone che vi stanno accanto, costruirvi bei ricordi e a realizzare i vostri sogni, che sono anche quelli di chi adesso non c’è più, ma che vi guarda comunque e fa il tifo per voi".
Al termine della cerimonia, le amiche hanno letto una poesia dedicata a Giada. Un momento toccante e di grandissima commozione per tutti, ma anche di ricordo e di consapevolezza che il sorriso di Giada resterà vivo. Per sempre.