Una piazza intitolata al "prete degli ultimi"
Dopo Largo Monsignor Riboldi a Tregasio, anche Santa Ninfa ricorda il vescovo di Acerra mancato nel 2017.

Nel 1978 venne ordinato vescovo nella piazza di Santa Ninfa dal cardinale di Palermo. Come a Triuggio, anche in questo piccolo Comune siciliano è stata intitolata una piazza al vescovo di Acerra, monsignor Antonio Riboldi, "prete degli ultimi", mancato nel 2017.
Una piazza intitolata al "prete degli ultimi"
E proprio come a Triuggio, l’impegno dell’intitolazione di una piazza fu preso durante la presentazione del libro «Don Riboldi, il coraggio tradito» del giornalista Pietro Perone che, negli anni Ottanta, è stato uno dei «ragazzi» di don Riboldi. «A 57 anni dal devastante terremoto avvenuto nella valle del Belice, in provincia di Trapani, il Comune di Santa Ninfa intitola una piazza a don Antonio Riboldi, per circa vent’anni vescovo di Acerra, il primo prete a scendere in piazza, insieme agli studenti, per combattere la camorra, protagonista della storica marcia Somma Vesuviana-Ottaviano, regno del boss Raffaele Cutolo - scrive il giornalista Perone - Don Riboldi arrivò ad Acerra da Santa Ninfa dove fu parroco proprio durante il sisma. Visse in una baracca e celebrò messa nei container".
Monsignor Antonio Riboldi
Monsignor Antonio Riboldi era nato in Brianza, a Tregasio, frazione di Triuggio, altro paese che lo scorso 25 aprile ha intitolato una piazza al “suo” don Antonio. "Altrettanto è avvenuto in Belice, dove i più anziani ancora ricordano quel rosminiano testardo dall’accento lombardo che si aggirava tra le macerie e che insegnò loro a combattere affinché la ricostruzione soltanto promessa potesse diventare realtà. Prete degli ultimi, l’intera vita del vescovo è stata contrassegnata da molteplici battaglie sociali, a cominciare da Acerra, città in cui sfido i boss a viso aperto e lottò per la promozione umana del proprio popolo - scrive Perone - A Santa Ninfa, come a Triuggio, c’è dunque una piazza che porta il suo nome a differenza di Acerra dove, a eccezione di un istituto scolastico, nulla è stato intitolato a don Riboldi, nonostante abbia voluto essere seppellito nel Duomo e l’attuale vescovo, Antonio Di Donna, più volte abbia sottolineato come la sua opera ispiri la vita della Diocesi".
Il servizio sarà pubblicato anche sul Giornale di Carate in edicola da martedì 21 gennaio 2025.