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Visita in musica nell'antico santuario, tra storia e mistero

Un sorpredente viaggio nella storia di Santa Maria delle Grazie alla frasca a Cesano Maderno.

Visita in musica nell'antico santuario, tra storia e mistero
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Una visita guidata, in musica, al santuario di Santa Maria delle Grazie alla frasca, la più antica chiesa di Cesano Maderno ancora aperta al culto.

Visita in musica nell'antico santuario

L'iniziativa, nell'ambito del Maggio dei libri promosso dall'Amministrazione comunale, è in agenda per oggi, domenica 23 maggio, alle 17.30, su proposta del corpo musicale Giuseppe Verdi Città di Cesano Maderno, l’antica istituzione musicale fondata a Binzago nel 1878. L'antica chiesetta era della comunità religiosa degli umiliati che vissero in Santa Maria la loro fase più gloriosa.  Ma è per via delle monache eremite di Sant’Agostino che abitavano in una casa annessa alla chiesa che il santuario è oggi incluso nel Cammino di Sant’Agostino.

Si esibirà un quintetto musicale

Verrà ripercorsa l’antica storia del santuario, con intermezzi musicali per un inedito intreccio di musica, storia e arte, letteratura, archeologia e teatro. Si esibirà, in un repertorio di assoluta qualità, il quintetto musicale composto da Ornella Caiani, Cecilia Castronovo, Valerio Lucantoni, Bruno Palazzo e Denis Sassi, maestri collaboratori del Verdi, e nel corso dell'evento verranno presentati antichi reperti emersi durante gli scavi di quarant’anni fa. Non mancheranno apparizioni e colpi di scena.

L'appassionata ricerca storica del presidente

Racconto, studi e ricerche storiche sono a cura di Franco De Ponti, che del Verdi è l’appassionato presidente. L'evento sarà introdotto da don Fabio Viscardi, parroco della Comunità pastorale Santissima Trinità, e vedrà intervenire le assessore Silvia Boldrini, Cultura e Patrimonio artistico e monumentale e Marianna Ballerini, Affari generali, Commercio e Imprese.

Diretta streaming dalle 17.30

Nel rispetto delle disposizioni di prevenzione Covid-19 la visita sarà registrata e trasmessa in streaming sul canale Youtube della Comunità pastorale. Sarà chiusa dalla "O Vergin Maria" composta da don Franco Donzelli, secondo parroco di Binzago dopo don Antonio Borghi (un omaggio nella ricorrenza dei cento anni dalla nascita) e sarà preceduta, alle 14, da "La musica delle campane a martelletto", concerto del corpo musicale Verdi sul campanile del santuario.

Gli scavi degli anni Ottanta

La visita, come detto, ripercorrerà la storia del santuario, che affonda le sue radici nell'epoca galloromana e carolingia. "A fine Ottocento, sul vialetto Santa Maria, mentre si facevano degli scavi, vennero alla luce parecchie anfore, vasetti, piccole bottiglie, lucernette. In alcune di quelle anfore sono state trovate delle monete ed una portava l’effige di un imperatore" spiega De Ponti, che  è stato invece testimone degli scavi che dal 1984 al 1986 interessarono l’interno del santuario. Sono emersi una tomba con all'interno un inviolato scheletro di una donna di 35 anni circa, e una medaglia votiva del 1878. E poi, ancora, un vaso di terracotta invetriata, alcuni frammenti di incenerizione trovati nei pozzetti, un danaro di Milano in bronzo con foro al centro datato 1.200 circa, un danaro grosso ben conservato da 20 danari Federico II datato 1.218-1.260, una moneta di epoca viscontea del 1.400 e molti altri reperti tra frammenti di vasi, affreschi e chiodi antichi.

 

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