In occasione della Giornata nazionale

A Meda inaugurata la panchina "La speranza" in ricordo delle vittime del Covid

Un minuto di silenzio davanti al Municipio, poi la breve cerimonia in Medateca.

A Meda inaugurata la panchina "La speranza" in ricordo delle vittime del Covid
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Nella giornata in cui in tutt’Italia vengono commemorate le oltre centomila vittime causate nel nostro Paese dall’epidemia da coronavirus, la città di Meda ricorda con commozione i suoi 59 deceduti e le tante persone che hanno e stanno soffrendo a causa della pandemia, lanciando al tempo stesso un segnale di speranza per un vicino ritorno alla normalità.

Un minuto di silenzio davanti al Municipio, poi l'inaugurazione della panchina in Medateca

Questa mattina, dopo il minuto di raccoglimento osservato in piazza Municipio, in Medateca è stata inaugurata la panchina "La speranza", realizzata dall'artista di Sesto San Giovanni Bruno Riccardi e donata dalla famiglia Confalonieri al Comune in ricordo della loro mamma Clide Radice, la prima vittima medese della pandemia, e di tutti i medesi morti per il virus.

La consegna ufficiale a sindaco e vicesindaco

Alle 12 è avvenuta la consegna ufficiale da parte dei fratelli Franco, Fabrizio e Daniela Confalonieri al sindaco Luca Santambrogio e al vicesindaco Alessia Villa, alla presenza del comandante della Polizia Locale Claudio Delpero. L'opera d'arte, posizionata in un luogo pubblico, proprio all'ingresso della biblioteca, rappresenterà per sempre la Giornata del 18 marzo per Meda.

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Minuto di silenzio
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Il sindaco: "Tanta sofferenza ma anche solidarietà"

"La pandemia ha portato e sta portando tante sofferenze ma anche tanti gesti di solidarietà e testimonianze che non dimenticheremo - ha dichiarato il sindaco Santambrogio - Penso al lavoro incessante di tanti volontari, alle elargizioni di molti benefattori e oggi anche a questa opera che in forma artistica omaggia chi ci ha lasciato, spesso senza il conforto dei propri affetti, ma al tempo stesso ci indica con un arcobaleno che il sole tornerà a splendere sulle nostre vite. E' necessario però lo sforzo e l'impegno di tutti".

Il vicesindaco: "Invece che chiudersi nel dolore la famiglia Confalonieri ha fatto un dono al Comune"

"Questa pandemia tra i molti risvolti tragici e negativi ha portato, oltre al dolore fisico, anche solitudine, privazione di affetti, afflizione. In questo contesto considero il gesto dei fratelli Confalonieri significativo e commovente - ha sottolineato il vicesindaco - Piuttosto che chiudersi in se stessi hanno pensato al futuro e ai loro concittadini, trasformando il dolore personale per la perdita della loro mamma in un gesto di conforto e di speranza che abbraccia oggi e nel prossimo futuro l’intera comunità".

Franco Confalonieri: "E' stato devastante perdere così la nostra mamma, grazie al Comune per aver accettato questo dono"

"Abbiamo vissuto una situazione impensabile, abbiamo perso la nostra mamma in pochi giorni. E' stato devastante - ha dichiarato Franco Confalonieri anche a nome dei fratelli - Ringraziamo il Comune per aver accolto la nostra proposta e aver accettato il nostro dono collocandolo in un luogo di passaggio, in modo che sia visibile da tutti".

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