Cesano Maderno

Addio alla cittadina benemerita che contribuì alla crescita della biblioteca

Si è spenta Angela Riboldi, moglie di Vincenzo Pappalettera a cui è intitolata la Civica di via Borromeo

Addio alla cittadina benemerita che contribuì alla crescita della biblioteca
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Addio ad Angela Riboldi, moglie dello scrittore Vincenzo Pappalettera (1919 – 1998) a cui è intitolata la biblioteca civica. Nel 2012, per il suo prezioso contributo alla cultura, era stata premiata con la Civica benemerenza, la massima onorificenza cittadina a Cesano Maderno. Aveva 91 anni e si è spenta ieri, giovedì 23 novembre. I funerali domani, sabato 25 novembre, alle 11, nella chiesa di Santo Stefano.

Addio alla cittadina benemerita

Socia onoraria dell’Associazione Amici della Biblioteca, Angela Riboldi si è impegnata, da volontaria, per la crescita della Civica di via Borromeo e della cultura cittadina in genere. Ha contribuito alla realizzazione di iniziative, soprattutto a favore dei ragazzi, “certa che la divulgazione della lettura e della frequentazione della Biblioteca potesse favorire l'educazione e la crescita di quei valori umani e sociali tanto perseguiti dal marito - così nella motivazione della Civica benemerenza consegnatale dall'Amministrazione comunale nel 2012 - La sua concreta e disinteressata dedizione ha contribuito non solo alla crescita della Biblioteca civica, ma anche alla diffusione di una cultura dell'educazione, di cui si è giovata l'intera città”.

Il lascito alla biblioteca

Nel 2018, a vent'anni dalla scomparsa di Vincenzo Pappalettera e alla vigilia del convegno organizzato in sua memoria dall’assessorato alla Cultura allora guidato dall'assessora Silvia Boldrini, Angela Riboldi aveva deciso di donare alla biblioteca il lascito del marito: fotografie, appunti e riflessioni, giornali e copie di giornali. Giovane membro della Resistenza nel corso dell'occupazione tedesca del Nord Italia, Vincenzo Pappalettera venne arrestato a Bovisio Masciago nel novembre 1944 per reati politici e deportato nel campo di sterminio di Mauthausen, Austria. Sopravvisse, e raccontò le atrocità vissute nel libro di memorie “Tu passerai per il camino” che gli valse il Premio Bancarella nel 1966.

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