Addio all'artista che con le sue opere ha abbellito Lentate
Gianfranco Adami si è spento a 80 anni. Aveva realizzato mosaici all'esterno dei cinque cimiteri cittadini e una scultura nel giardino del Museo civico.
Addio all'artista che con le sue opere ha abbellito Lentate.
Addio all'artista Gianfranco Adami
I suoi mosaici all’esterno dei cinque cimiteri cittadini, realizzati con minuziosa cura dei particolari, e il suo «Incontro», la scultura che accoglie i visitatori del Museo civico di via Aureggi, hanno contribuito ad abbellire Lentate e ora rimarranno per sempre un simbolo del suo passaggio, del contributo che ha dato alla collettività, mettendo a disposizione la sua vena creativa e la sua abilità manuale.
Nato come artigiano del legno, ha abbracciato le varie forme d'arte
Cordoglio e commozione per la scomparsa, a 80 anni, dell’artista Gianfranco Adami. Originario del Friuli Venezia Giulia, era arrivato in Brianza giovanissimo. «Nato come artigiano del legno, con il tempo ha abbracciato le varie forme d’arte, dalla scultura alla pittura al mosaico. Aveva il disegno e i colori nel sangue», ricorda la figlia Simona anche a nome del fratello Alessio e della mamma Maria Pia, «che è sempre rimasta al fianco di nostro padre, specialmente nei difficili momenti della malattia».
Tante opere dell'artista per la comunità lentatese
Ora rimangono i tanti insegnamenti che ha lasciato, il sorriso con cui affrontava la vita, l’entusiasmo con cui si metteva all’opera per iniziare un nuovo lavoro e le molte opere realizzate in tutti questi anni, che avevano come soggetto principalmente gli abbracci o le muse, con le quali ha partecipato a numerose mostre sul territorio ottenendo anche premi e riconoscimenti. E restano i doni artistici che ha lasciato alla comunità lentatese.
Mosaici all'esterno dei cimiteri e una scultura nel giardino del Museo civico
«Oltre ai cinque mosaici realizzati con tessere in vetro di Murano e posati sul muro all’esterno di ogni camposanto è opera sua la scultura in marmo rosa del Portogallo situata nel giardino del Museo civico - dichiara Adami - Rappresenta l’incontro tra due persone, come gli venne richiesto dall’allora sindaco Roberto Terragni, dato che inizialmente doveva essere collocata in via Garibaldi, negli spazi che un tempo ospitavano il Centro anziani Il Caminetto. Solo successivamente venne spostata in via Aureggi, dove un tempo c’era la Casa delle associazioni, poi diventata Museo civico».
Un pannello realizzato insieme agli studenti
Non solo. Negli anni Settanta l’Amministrazione lo aveva coinvolto in un progetto con le scuole e insieme agli alunni aveva realizzato un pannello in formelle di argilla colorate, poi appeso nell’auditorium delle elementari. Rappresentava la vita e i lavori della Brianza contadina, con le immagini di campi e di buoi che tirano il carro, tipiche di un contesto rurale. Profondamente legato alle sue origini friulane, «ha realizzato un pannello anche per la sede del Fogolar Furlan di Limbiate», aggiunge la figlia.
Artista a tutto tondo
Artista a tutto tondo, ha approfondito le varie tecniche artistiche su tutte le materie, dimostrando una poliedricità unica. Come aveva confermato anche il critico d’arte Giuseppe Martucci, che in una recensione per descriverlo aveva utilizzato queste parole: «Un artista volitivo e costante, corretto ed efficace nella simbologia delle forme sempre movimentate dal ritmo d’animo della prestazione sentita, nella quale primeggia il fascino della purezza. Una forza e un’intelligenza creativa che nell’Adami sono vitalmente presenti».