Seregno

L'uomo carbonizzato era sfuggito alla Polizia Locale

Proseguono a ritmo serrato le indagini dei Carabinieri per dare una identità alla vittima. Gli investigatori escludono il coinvolgimento di terze persone.

L'uomo carbonizzato era sfuggito alla Polizia Locale
Pubblicato:
Aggiornato:

A Seregno proseguono a ritmo serrato le indagini della Sezione Operativa dei Carabinieri per risolvere il caso dell'uomo morto carbonizzato nel parcheggio di via Odescalchi, verso le 6 di giovedì. Tuttora la vittima non ha un nome. Gli investigatori dell'Arma locale escludono il coinvolgimento di terzi nella tragica morte.

Uomo carbonizzato, nessun coinvolgimento di terzi

Ancora non ha un nome il giovane morto carbonizzato all'alba di ieri, giovedì 20 aprile, nel vano scala del secondo piano sotterraneo del parcheggio comunale di via Odescalchi, in pieno centro. L'arrivo dei Vigili del fuoco e del personale del 118 non ha potuto evitare il tragico decesso dell'uomo. Al momento i Carabinieri della Compagnia locale non escludono alcuna ipotesi, ma non sono emersi elementi che configurino il coinvolgimento di terze persone. La vittima tuttora priva di identità, di giovane età e forse straniera, nella giornata di ieri è stata traslata all’istituto di medicina legale di Milano.

La sera precedente i controlli della Polizia Locale

Nel tardo pomeriggio di giovedì, in una nota, il sindaco Alberto Rossi ha espresso sconcerto per l'accaduto e cordoglio per la vittima e ha escluso che il giovane deceduto abbia dormito nel parcheggio, come in un primo momento si poteva ipotizzare. Nella notte fra mercoledì e giovedì, fino alle 0.40, la Polizia Locale aveva effettuato dei controlli nei parcheggi sotterranei del centro cittadino e non erano stati trovati giacigli in quello sotterraneo di via Odescalchi, così come nelle settimane precedenti.

Il giovane carbonizzato era sfuggito alla Polizia

Durante il sopralluogo notturno della Polizia Locale nel parcheggio una persona era fuggita alla vista degli agenti e, secondo quanto riferito dal sindaco Rossi, "in attesa di riscontri definitivi si è portati a ritenere che la stessa persona sia poi rientrata in un determinato orario" prima di essere avvolta e uccisa dalle fiamme. Le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza, regolarmente in funzione, sono al vaglio degli investigatori e saranno determinanti per risolvere il "mistero". Il sistema antincendio è entrato in azione all'alba di giovedì quando si è sprigionato il fuoco, che ha sollevato un'intensa colonna di fumo nero, e "ha evitato che le fiamme si potessero propagare in altre aree del parcheggio", ha concluso il sindaco Alberto Rossi.

 

 

Seguici sui nostri canali
Necrologie