Caritas e Comune trovano una sistemazione per il clochard Galbusera
Il senzatetto di Lesmo aveva lanciato un appello alle istituzioni direttamente dalle pagine del Giornale di Vimercate
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L’appello del clochard Giuseppe Galbusera, 73 anni, lanciato la scorsa settimana dalle pagine del Giornale di Vimercate, ha fatto breccia nel cuore del sindaco di Lesmo Roberto Antonioli e dei membri della Caritas della comunità pastorale Santa Maria che raggruppa le parrocchie di Lesmo, Camparada, Correzzana, Peregallo e Gerno.
L'appello del senzatetto alle istituzioni
A seguito dell’appello del senzatetto, che fino a venerdì scorso dormiva all’addiaccio all’ingresso di un condominio di via Marconi, davanti alla chiesa di Santa Maria Assunta di Lesmo, e che chiedeva un alloggio dove trascorrere le gelide nottate dell’inverno, il primo cittadino, coadiuvato dall’assessore ai Servizi Sociali Filomena Scalise e dalla Caritas in persona della responsabile Laura Pirola hanno trovato una soluzione che permette a Galbusera di non trascorrere la notte al freddo e al gelo.
Il senzatetto oggetto anche di scherzi e dispetti
La scorsa settimana a portare a galla la grave situazione in cui versa il 73enne ogni sera era stato Giuseppe Mellone il quale, nei giorni scorsi, attraverso la pagina Facebook «Sei di Lesmo se», aveva chiamato a raccolta i frequentatori dei Social per chiedere un aiuto concreto e per denunciare una situazione al limite dell’incredibile.
"Giuseppe dorme ogni sera nel portico del mio condominio - aveva sottolineato Mellone - Se ne va la mattina presto e vi fa ritorno la sera tardi. Ma la cosa incredibile è che qualcuno gli nasconde addirittura le sue cose, perlopiù molte coperte, che Giuseppe utilizza per ripararsi dal freddo durante la notte. Davvero un gesto senza cuore per non dire altro..."
A marzo venne ricoverato d'urgenza per arresto cardiaco
Il clochard, ricordiamo, nel marzo di quest’anno venne ricoverato d’urgenza per arresto cardiaco all’ospedale San Gerardo a seguito di una brutale aggressione subita all’ingresso della stazione ferroviaria di Arcore da parte di alcuni minorenni. LEGGI QUI
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