Il caso

Chiuse le indagini, la "Mantide" della Brianza dovrà rispondere di venti capi d'imputazione

Tiziana Morandi, la 47enne di Roncello accusata di aver narcotizzato e derubato diversi uomini, verrà ascoltata sabato dagli inquirenti

Chiuse le indagini, la "Mantide" della Brianza dovrà rispondere di venti capi d'imputazione
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Venti capi di imputazione, per reati che vanno dalla rapina alle lesioni, dall’utilizzo indebito di carte di credito alla violazione della legge sugli stupefacenti. La procura di Monza ha chiuso le indagini preliminari a carico di Tiziana Morandi, la "Mantide" brianzola accusata di aver narcotizzato e derubato una decina di uomini, ai quali avrebbe raccontato una serie di bugie sulla propria vita e sulla propria professione (ad alcuni diceva di essere un medico, ad altri di essere gravemente malata, allo stato terminale).

Sabato l'interrogatorio

La donna ha chiesto di essere ascoltata dagli inquirenti, che hanno fissato un interrogatorio per la mattinata di sabato, 22 ottobre. La 47enne si trova detenuta presso il carcere milanese di San Vittore, dopo un periodo trascorso in ospedale, a causa di problemi di salute aggravati dal rifiuto del cibo, iniziato questa estate, quando i carabinieri della compagnia di Vimercate l’avevano arrestata dopo le prime denunce arrivate sul tavolo dei militari della stazione di Bellusco da parte di uomini, soprattutto anziani, ma non solo.

Dai massaggi alle truffe

La brianzola di Roncello si spacciava per massaggiatrice, invitava le vittime a casa propria per un trattamento (in altre occasioni le approcciava con la scusa di una raccolta benefica) e queste ultime, in molti casi, si risvegliavano dopo un sonno profondo, senza oggetti di valore o senza soldi nel portafogli. Le successive analisi mediche riscontravano sempre la presenza di benzodiazepine (circostanza che le è valsa l’accusa di possesso di stupefacenti).

Gli episodi

In un caso un pensionato di Avellino è stato soccorso alla stazione di Torino (dove era andato in compagnia dell’indagata) in stato di incoscienza, per poi scoprire di essersi ritrovato privo di una collezione di oggetti d’oro di un certo valore. In un altro, un uomo di mezza età della provincia di Como, dopo aver bevuto una bibita a casa della donna, nella Brianza vimercatese, aveva accusato un malore al volante, andando a sbattere contro il guardrail della tangenziale nord di Milano, rischiando per la propria incolumità e per quella di altri automobilisti. Ora per la donna si prospetta la richiesta di rinvio a giudizio, mentre la difesa sta valutando di chiedere che venga sottoposta a una perizia psichiatrica.

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