Colpo di scena, nessun colpevole per la morte del tassista eroe
La perizia disposta dal gup cambia tutto, assolto il medese imputato. Responsabilità addossate all'automobilista romeno che arrivò per secondo sulla scena, per cui la Procura aveva chiesto l'archiviazione.
Nessun colpevole per la morte di Eugenio Fumagalli, il tassista eroe di Albiate (Monza), che la notte del 12 gennaio 2019, lungo la Milano-Meda, all’altezza del comune di Cesano Maderno, era sceso dalla macchina per aiutare una coppia di fidanzati travolti da una prima vettura, e poi tamponati da altre due auto. Una carambola che aveva spinto la Fiat 600 dei due ragazzi contro il corpo del tassista, uccidendolo.
La perizia cambia tutto, nuove valutazioni del caso
La perizia disposta dal gup di Monza Silvia Pansini, nell’ambito del processo col rito abbreviato nei confronti di Gaetano Spuches, 48enne di Meda imputato di omicidio stradale, ha ribaltato le conclusioni dell’esperto nominato dalla Procura, assolvendo l’imputato (difeso dall'avvocato Stefano Toniolo) e addossando le responsabilità per la morte di Fumagalli in capo all’automobilista romeno che arrivò per secondo sulla scena, travolgendo la 600 al volante di una Passat. Per quest’ultimo, però, la Procura aveva chiesto l’archiviazione, in quanto lo riteneva estraneo ai fatti. Ora il tribunale ha rimesso gli atti agli inquirenti per nuove valutazioni del caso.
Affidamento in prova per il 28enne lazzatese
E’ stato sottoposto all’affidamento in prova, invece, il 28enne di Lazzate Davide Provenzale, accusato di lesioni e di omissione di soccorso (ma non di omicidio). Quest’ultimo, difeso dall'avvocato Lara Rigamonti, è l’automobilista la cui condotta iniziale aveva innescato la catena di eventi successivi. Fumagalli, 47 anni, autista di taxi, si era fermato per aiutare due fidanzati travolti dall’auto di Provenzale. In quel modo salvò loro la vita, alla luce di quanto avvenne in seguito. Sulla scena, infatti, piombarono le altre due auto. A febbraio 2022, in memoria di Fumagalli, è stato installato un defibrillatore salvavita nel cortile della scuola parrocchiale Vescovi Valtorta e Colombo di Carate Brianza.