Grido d'aiuto di Santambrogio

"Dateci mascherine e protezioni per sanitari e volontari", li chiede il presidente della Provincia

Una lunga lettera aperta indirizzata ai sindaci nella quale sono però evidenziate importanti richieste al Governo centrale e alla Protezione civile nazionale.

"Dateci mascherine e protezioni per sanitari e volontari", li chiede il presidente della Provincia
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"Dateci mascherine e protezioni per sanitari e volontari", li chiede il presidente della Provincia. Una lunga lettera aperta indirizzata ai sindaci nella quale sono  evidenziate importanti richieste al Governo centrale e alla Protezione civile nazionale.

"E' stato riconosciuto il ruolo delle Province"

Il presidente della Provincia Luca Santambrogio, da buon politico e amministratore, scrive a nuora perché suocera intenda. Ieri sera ha diffuso una lunga lettera aperta nella quale si è rivolto ai sindaci di Monza e della Brianza ringraziandoli per il lavoro sin qui svolto, condividendo alcune riflessioni ed evidenziando il ruolo della Provincia  dato che "il  Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha accolto, con la massima tempestività, l’appello lanciato dall'Unione province italiane di prevedere il pieno coinvolgimento delle Province e degli altri soggetti istituzionali territoriali, al fianco dei Prefetti nell’applicazione delle regole del cosiddetto 'lock down', riconoscendo così che una emergenza di tale portata non può che essere affrontata con la massima sinergia e condivisione di tutte le istituzioni".

I sindaci in prima linea

Santambrogio, che è anche primo cittadini di Meda, ha quindi rimarcato le difficoltà cui si trovano a far fronte i sindaci in questo frangente "in prima linea e a dover affrontare le legittime domande e paure dei nostri concittadini, a dovere prendere decisioni difficili e scomode per il bene di tutti, a fare appello a risorse che già prima scarseggiavano, a conoscere i bisogni dei più fragili di cui dobbiamo sempre avere responsabilità".

Il pensiero è poi andato a chi per la prima volta ricopre questo ruolo in un momento tanto delicato: "Penso a chi tra noi è alla sua prima esperienza amministrativa  e ha dovuto imparare in fretta a gestire l’emotività ed affrontare con lucidità e razionalità una crisi che nemmeno il più 'navigato' tra noi era pronto ad affrontare.

"Grazie per quello che state facendo"

"Io da presidente, e in primis da sindaco, esprimo a tutti voi un ringraziamento per quello che state facendo, per la forza che state dimostrando e soprattutto per l’umanità che non avete mai fatto mancare ai cittadini, anche quando è stato, ed è ancora, difficile mantenere la calma a fronte del poco rispetto delle regole che molti hanno dimostrato.  E soprattutto per avere imparato in fretta a gestire e comunicare le brutte notizie ai cittadini sia quando abbiamo scoperto i primi casi nei nostri Comuni e adesso che abbiamo l’ingrato compito di annunciare chi non ce l’ha fatta, mostrando rispetto alla famiglia ed invitando tutti a stringerci come comunità per affrontare, insieme, un dolore che ancora non può essere elaborato".

"Stiamo già pensando al dopo"

Detto ciò e del lavoro che si sta portando avanti con la Prefettura, Santambrogio pensa alle difficoltà di bilancio che avranno successivamente i Comuni: "il mio ruolo adesso deve diventare ancora più incisivo per mettere in evidenza, nelle sedi opportune, le fatiche e i sacrifici che stiamo facendo pensando già al dopo. La tenuta funzionale ed organizzativa dei nostri Comuni, e della Provincia, è messa a dura prova. In questo mese abbiamo messo in campo tutte le risorse possibili, abbiamo rafforzato il presidio del territorio con i nostri agenti di polizia, abbiamo deciso di rinunciare ad entrate importanti per dare respiro alle famiglie e alle imprese che stanno vivendo anche il lato economico di questa emergenza, abbiamo messo a disposizione la nostra ricchezza più grande rappresentata dai volontari di protezione civile e dalle associazioni".

Il cuore solidale della Brianza

E ancora: "Abbiamo visto muoversi la parte bella della Brianza con tante donazioni per sostenere il lavoro degli operatori sanitari e di chi è in prima linea in questa guerra contro un nemico invisibile. Abbiamo imparato a riconvertire il nostro lavoro adottando misure di smart working per dimostrare che, anche se a porte chiuse, le amministrazioni ci sono e non hanno smesso un minuto di essere vicine ai cittadini".

"Dateci mascherine e protezioni per sanitari e volontari"

Tamponi e mascherine per tutti gli operatori sanitariEd è a questo punto che arriva il grido di dolore: "Ma in questa tragica congiuntura, noi sindaci, ci sentiamo soli. Abbiamo bisogno di aiuto. La Protezione civile a livello locale sta facendo, con tutti i suoi effettivi e volontari, sforzi immani a sostegno delle strutture sanitarie e dei singoli cittadini. Ma abbiamo la necessità di avere un supporto forte dalla Protezione civile nazionale e regionale  per la fornitura di strumenti di protezione personali che possano permettere a tutte le forze in campo" sanitari, volontari, forze di polizia, operatori di Rsa ed anche gli operatori della filiera alimentare e farmaceutica in prima linea in questa emergenza di operare in sicurezza.

Un "dateci mascherine" non urlato perché non è nelle caratteristiche del sindaco di Meda e presidente della Provincia, ma un messaggio chiaro a chi può intervenire in questo frangente per aiutare chi sta operando a scapito della propria salute.  Un messaggio che si affianca a quello dei sindacati per gli operatori delle case di riposo e dei tanti medici e infermieri che hanno sollevato il tema in queste settimane.  Un messaggio che abbiamo voluto evidenziare  perché questo è uno degli argomenti più urgenti da affrontare: consentire di operare in sicurezza a chi è in prima linea per la nostra salute o sicurezza affrontando un'emergenza insidiosa come è quella del coronavirus.

"I Comuni da soli non ce la fanno"

"I Comuni - prosegue Santambrogio - in questo periodo si stanno esponendo per sostenere le associazioni e realtà territoriali, anche oltre i propri limiti di bilancio. Penso al sostegno che come Comuni ci siamo impegnati a dare ad Ats (Azienda di tutela della salute) per cercare strutture intermedie per l’accoglienza di pazienti dimessi che non hanno possibilità di tornare al proprio domicilio.

"E nella gestione dei positivi, riconoscendo l’enorme sforzo messo in campo, chiediamo a Regione Lombardia di intervenire con una normativa o attivandosi con le Ats per risolvere il problema sempre più frequente di cittadini positivi dimessi dall’ospedale e rimandati al domicilio; per loro rimane la problematica di recarsi presso una struttura per effettuare i tamponi con una normativa nazionale e regionale che non gli permette lo spostamento dal domicilio e creando, di fatto, una situazione di stallo".

"Il Governo tenga conto dei nostri sforzi e ci sostenga"

Il prossimo passo del Governo è di tenere conto di tutti questi sforzi. Adesso è NECESSARIO guardare oltre l’emergenza e pensare al domani, alla tenuta del Sistema Paese, quando tireremo il fiato per avere superato l’emergenza sanitaria ma ci ritroveremo difronte ad una nuova recessione che dovrà essere affrontata senza perdere un solo minuto. Province e Comuni dovranno ricostruire dalle “macerie” rappresentate dei bilanci degli enti locali che avranno necessariamente bisogno di un forte sostegno governativo per proseguire ad erogare servizi per sostenere la nostra missione a fianco delle comunità. Il mio impegno andrà in questa direzione per continuare a dare alla Brianza un Sistema istituzionale forte a sostegno delle imprese, dei cittadini, delle associazioni e della Sanità".

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