Besana in Brianza

Escalation di furti, lo sfogo di un cittadino

Residenti senza pace per i continui colpi nelle abitazioni; i soliti ignoti sono entrati anche a casa del parroco, don Piero

Escalation di furti, lo sfogo di un cittadino
Pubblicato:

Residenti senza pace: Besana in Brianza è stato preso di mira nuovamente dalla banda bassotti che continua ad agire indisturbata.

Escalation di furti, lo sfogo di un cittadino

Nelle ultime settimane la città è in balìa di continui furti nelle abitazioni, furti che destano preoccupazione, rabbia e poca tranquillità. Allora, cosa fare davanti a questa escalation di intrusioni nella propria sfera privata? Segnalare, informare e porre maggiore attenzione sono le basi per depistare ignoti che si intrufolano nella propria casa.

«In una serata, nella zona dove risiedo, sono entrati in un condominio, in diversi appartamenti. La tecnica è sempre la stessa, aspettano che non ci sia nessuno in casa e agiscono in pochi minuti. Entrano da balcone o da pergolati e il gioco è fatto... Le chat whatsapp sono piene di messaggi che avvisano che ignoti si sono intrufolati in diverse abitazioni. Ricordi di nonni e genitori, beni accumulati con una vita di lavoro e sacrifici, persi in una manciata di minuti. Tutto questo non importa al ladruncolo di turno senza cuore che ti porta vi tutto, distrugge l’appartamento e soprattutto ruba i ricordi di un tempo passato senza pensare troppo. Cosa fare davanti a queste situazioni? Siamo impotenti. Arrivano i carabinieri, verbalizzano quanto accaduto, provano a fare del loro meglio per rintracciare i malviventi e poi? Cosa succede?» sono queste le riflessioni di Marco Crippa, un residente di Montesiro, a seguito dei continui furti in appartamenti, in pieno centro, che non fanno più dormire sonni tranquilli ai residenti della zona.

Ladri anche nella casa parrocchiale

Nelle scorse settimane, sono entrati anche nella casa parrocchiale di don Piero Salvioni, approfittando del fatto che si era assentato per celebrare la messa. Sembra un bollettino di guerra, che si aggiorna ogni giorno quando vengono denunciati furti o tentativi di intrusione nelle case. «Quando poi mi ritrovo a spiegare a mia mamma ottantenne, alla quale nove anni fa, entrando in casa, ignoti avevano sottratto la fede nuziale di papà che, in quei giorni, era ricoverato, cosa possa fare per proteggersi, posso solo sospirare o abbozzare qualche scusa a cui non credo, per non farle dell’altro male. Tutto questo però non è giusto» ha continuato il residente in un suo lungo sfogo.

Seguici sui nostri canali
Necrologie