Il messaggio

Farmacista morto a 34 anni, la famiglia: "Grazie a tutti per l'affetto"

La famiglia di Nicola Pirovano ringrazia per la vicinanza. Toccante il ricordo delle colleghe: "Eri il nostro sole".

Farmacista morto a 34 anni, la famiglia: "Grazie a tutti per l'affetto"
Pubblicato:
Aggiornato:

"Grazie a tutti per l’affetto dimostrato". La  famiglia di Nicola Pirovano, il farmacista di Meda morto tragicamente a 34 anni, ringrazia clienti e amici per la vicinanza in questo momento di dolore.

Farmacista morto a 34 anni, la famiglia: "Grazie a tutti"

"La Farmacia Pirovano riprende il suo cammino. Grazie per l’affetto dimostrato". Con questo messaggio pubblicato sulle proprie pagine social, corredato da una bellissima foto di Nicola Pirovano sorridente, mentre era al lavoro, la farmacia di via Solferino ha voluto ringraziare i suoi clienti, e non solo, per la vicinanza dimostrata in questi giorni di grande sofferenza. I genitori, i fratelli e tutti i familiari del giovane farmacista sono stati inondati da una marea di messaggi di cordoglio, da tantissimi attestati di stima, da tanti pensieri su Nicola e sul segno che ha lasciato nella vita di tante persone.

"Un giorno, in un'altra vita, speriamo di rivedere il nostro Nicola"

E sarà proprio nel ricordo delle esperienze e dei momenti condivisi che la famiglia troverà la forza di andare avanti. "Nicola tu ci hai dato 34 anni bellissimi, pieni di ricordi che non dimenticheremo mai e ci aiuteranno a superare questo momento terribile - il pensiero della famiglia - Il tuo papà, la tua mamma e tutti i tuoi cari ringraziano di cuore tutti coloro che hanno condiviso e partecipato a questo grandissimo dolore. E’ bellissimo sperare che un giorno, in un’altra vita, rivedremo il nostro Nicola".

Il toccante ricordo delle colleghe: "Eri il nostro sole"

Toccante anche il ricordo delle colleghe, che durante i funerali celebrati mercoledì pomeriggio in chiesa Santa Maria Nascente, tra le lacrime e con la voce rotta dalla commozione, hanno letto un pensiero:

Le parole non dette rimangono non dette, le cose non fatte rimangono non fatte. Questo ci dicevamo spesso, cercando di non lasciare nulla di inespresso. Ma ora hai lasciato una matassa aggrovigliata, un groviglio di pensieri e di affetti in sospeso, che potrai sviscerare solo tu come riuscivi sempre a fare con quella dolcezza, quello spirito leggero e quel sorriso che arrivava fino agli occhi e al quale non si poteva non rispondere se non con un altro sorriso. Sapevi che avresti potuto trovare rifugio in noi, le tue dottoresse, le tue colleghe. Eri il sole per noi, eri un fratello, un amico, un collega, un capo, anche se non ti piaceva essere chiamato così. Eri il nostro “Pierino la peste”, il nostro chef, il nostro futuro. Che sfida enorme ci hai lasciato, hai alzato un po’ troppo l’asticella, non so se saremo capaci. Possiamo rispondere solo con uno spirito leggero, come avresti fatto tu, un po’ ci dispereremo e un po’ faremo finta che sei su di sopra e che ci dirai “Ragazze, se c’è gente chiamatemi che scendo”. Affronteremo ogni giorno insieme come si fa nelle famiglie, quelle belle, come eravamo e come continueremo a essere. Quando le sparavi grosse ti dicevo che il mondo senza di te sarebbe stato un po’ più triste e tu dicevi “Ah sì?”. Lo è davvero, Nico.

Seguici sui nostri canali
Necrologie