Sblocco

Finalmente la salma di Matteo Barattieri torna in Italia

Il pirata non è stato trovato, ma è stato dato il via libera alle procedure funebri

Finalmente la salma di Matteo Barattieri torna in Italia
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A più di un mese dalla sua tragica scomparsa, la salma di Matteo Barattieri finalmente giovedì rientrerà in Italia e a Monza nei prossimi giorni gli amici potranno dare all'ambientalista scomparso l'estremo saluto.

Salma bloccata un mese negli Usa

Per colpa della burocrazia, ma anche delle indagini in corso, era stato rallentato il rimpatrio del noto ambientalista morto a 57 anni in un terribile incidente e per più di un mese il suo corpo è rimasto in Usa.
Barattieri era stato travolto da un’auto pirata mentre, a piedi, stava raggiungendo il suo hotel alla periferia di Nashville, nel Tennessee, dove si trovava per seguire la sua band preferita, i Blondie.

Un fatto che sta amareggiando molto i suoi famigliari. «Per noi è un’ulteriore sofferenza - aveva detto la sorella di Matteo, Alessandra Barattieri - Mio fratello è morto il 25 agosto e dunque è passato oltre un mese. Vogliamo che rientri in Italia e che possa finalmente riposare in pace». Era stata infatti la Polizia  di Nashville che sta investigando sul pirata della strada a non dare il via libera per la cremazione e così il rientro non era stato  notificato nonostante le pratiche fossero state tutte sbrigate.

I funerali nei prossimi giorni

Poi, ieri - domenica - è arrivata la notizia dello sblocco. I resti di Matteo torneranno in Italia giovedì e nei prossimi giorni la famiglia potrà anche comunicare la data del funerale che si terrà con tutta probabilità nella chiesa di San Biagio, vicino a dove viveva Barattieri. Una volta che tornerà in Italia, riposerà a Biassono al cimitero di San Giorgio, insieme agli altri famigliari, la mamma, il papà e i nonni.

Purtroppo non c'è stata nessuna nuova notizia sul fronte delle indagini. Come ha spiegato la sorella di Barattieri «il pirata non è ancora stato identificato e trovato, ma non perdiamo la speranza che possa essere assicurato alla giustizia».

 

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