Agrate Brianza

Finti operai le svuotano la cassaforte con la scusa dell’acqua inquinata

Vergognoso raggiro ai danni di un’anziana. I due malviventi hanno persino simulato un’esplosione nella casa della donna

Finti operai le svuotano la cassaforte con la scusa dell’acqua inquinata
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Hanno simulato un grave inquinamento dell’acquedotto facendole temere per la sua salute, per quella dei suoi famigliari e persino dei suoi vicini. Per rendere l’allarme ancor più credibile hanno persino fatto scoppiare un petardo in casa inducendola a svuotare la cassaforte e ad uscire in tutta fretta.

Finti operai le svuotano la cassaforte con la scusa dell’acqua inquinata

Ancora una vergognosa truffa, ancora un terribile raggiro messo a segno da due soggetti senza scrupoli. A finire nella rete è stata una pensionata derubata martedì scorso nella sua abitazione, una villetta nella zona tra il parco Aldo Moro e via Kennedy ad Agrate.
I due si sono presentati al cancello dell’abitazione vestiti con tute da lavoro e con i volti parzialmente coperti dalle mascherine. Si sono spacciati per operai di un’azienda dell’acqua.

"Signora, deve farci entrare - hanno detto alla malcapitata ripetendo frasi purtroppo già sentite molte altre volte in occasione di truffe del tutto simili - L’acqua potrebbe essere contaminata e potrebbe far scoppiare le tubature. Speriamo che lei non abbia bevuto l’acqua del rubinetto".

L’anziana, sola in casa, allarmata da quelle parole, ha aperto cancello e porta di casa. Una volta all’interno, i truffatori hanno messo in scena la seconda parte della commedia. «Nell’acqua c’è della terra contaminata - hanno proseguito fingendo di effettuare verifiche - Deve avvisare urgentemente anche sua figlia».

Fanno scoppiare un petardo in casa

I due hanno quindi finto di chiamare al telefono la figlia, parlando probabilmente con una complice. Non solo, per impaurire ulteriormente la vittima hanno fatto scoppiare con ogni probabilità un petardo in casa. «Vede signora, stanno scoppiando le tubature - hanno proseguito con la loro messinscena - Deve subito mettere al sicuro i suoi averi. Apra la cassaforte, metta tutto in una borsa e poi esca dalla casa».

L'allarme dato anche ai vicini

«A quel punto la signora si è preoccupata di avvisare anche noi vicini, temendo che potessimo aver bevuto acqua contaminata e che anche i nostri tubi potessero scoppiare», ha raccontato una residente in un’abitazione adiacente che nei giorni scorsi ha lanciato l’allarme per quanto accaduto anche attraverso i Social. Uno dei due truffatori, senza alcuna paura di essere scoperto, si è offerto di accompagnarla dagli altri residenti nella via, mentre il complice è rimasto nell’abitazione e ha ripulito la casa impossessandosi anche dei preziosi tirati fuori dalla cassaforte.

«Hanno citofonato anche a mia madre - ha proseguito la testimone - Vedendo l’uomo accompagnato dalla vicina, ha aperto, lasciandoli però in cortile. Il finto tecnico ha quindi simulato di effettuare delle verifiche sulla qualità dell’acqua di una fontanella. Ha chiesto poi di poter entrare in casa, ma quando mia madre ha detto che avrebbe chiamato la Polizia locale per verificare che fosse tutto vero, ha desistito».

I due finti tecnici sono scappati

A quel punto l’uomo, temendo l’arrivo delle forze dell’ordine e approfittando del fatto che la vittima stava proseguendo lungo la via per citofonare anche agli altri residenti, ha raggiunto il complice che aveva con sé il bottino. I due sono saltati su un’auto scura e si sono dileguati.
«Ho voluto raccontare questa vicenda per mettere in guardia le persone, soprattutto gli anziani - ha concluso la vicina - So che in paese sono stati messi a segno altri colpi simili. Naturalmente sono state subito avvisate le forze dell’ordine».

(foto archivio)

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