Il fil rouge dell'inchiesta su Malaspina attraversa tutta la Brianza 

Il fil rouge dell'inchiesta su Malaspina attraversa tutta la Brianza 
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Da Seregno a Besana, da Correzzana (dove tutto ebbe inizio) a Ornago, fino a Monza. Attraversa tutta la Brianza il fil rouge che collega i vari filoni di inchiesta legati a Giuseppe Malaspina che la scorsa settimana è finito in carcere assieme ad alcuni suoi stretti collaboratori con diverse accuse, tra cui quelle di bancarotta fraudolenta e distrazione di fondi per centinaia di milioni di euro.

Il fil rouge dell'inchiesta su Malaspina attraversa tutta la Brianza

Seregnese è Fabiola Sclapari. Avvocato con studio a Cesano Maderno, sorella di un candidato consigliere e considerata dai pm la persona che ha materialmente "predisposto la documentazione falsa necessaria per la simulazione delle operazioni societarie". Interrogata in carcere ha risposto alle domande del magistrato negando ogni accusa nei suoi confronti. Ma ad incastrarla ci sarebbero anche le intercettazioni ambientali nelle quali lei stessa, dialogando con altri professionisti, "rivendica il proprio contributo all'attività fraudolenta di falsa fatturazione" per "far quadrare i conti".

Otto appartamenti sequestrati a Besana

A Besana invece, come ben ricostruito sul Giornale in edicola, otto appartamenti sono finiti sotto sequestro. In particolare sotto la lente d'ingradimento è finita la società "immobiliare Milano srl", che fa parte dell'orbita Malaspina ed è fallita nel 2015. A questa società è legato il recupero dell'area della ex SalMilano, tra le vie Ferrario e Moneta, nei pressi della stazione ferroviaria, dove oggi sorge un ampio complesso immobiliare e dove appunto sono state sequestrate otto unità abitative (i particolari sul Giornale di Carate in edicola).

Correzzana dove tutto è iniziato

E poi c'è Correzzana, dove tutto ebbe inizio. E' stato infatti nel piccolo comune che nel 2014 è scattata la prima denuncia. Le indagini erano partite da un esposto della lista di opposizione “Correzzana Viva” che ha come esponenti il consigliere comunale Ada Civitani. La civica aveva denunciato presunte irregolarità nell’esecuzione di alcuni lavori pubblici realizzati a Correzzana e portati a termine in modo non conforme al capitolato. Da lì il via alle indagini in cui è finito anche il primo cittadino, Mario Corbetta, indagato per corruzione aggravata. La sua posizione però è stata archiviata per la prescrizione sopraggiunta nel 2017. A seguito degli arresti della scorsa settimana il gruppo guidato da Ada Civitani è tornato a farsi sentire nell'ultimo consiglio comunale, durante il quale è stato esposto il cartello "La vergogna non si prescrive" scatenando un acceso dibattito.

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A Ornago le gare proseguono

A Ornago invece tutto prosegue. L'Agriturismo "La Malaspina", un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli amanti dell'equitazione conosciuto a livello internazionale, risulta tra gli immobili messi sotto sequestro in seguito all'inchiesta Domus Aurea. Ma le recenti attività investigative non sembrano aver scosso le normali attività del centro che in una nota su Facebook fa sapere "i provvedimenti di sequestro disposti dall'autorità giudiziaria non riguardano le attività delle nostre società che proseguono regolarmente. Daremo quindi corso agli impegni assunti e allo svolgimento delle manifestazioni programmate".

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