La storia

La forza di Nicole: a otto anni combatte contro un tumore e sostiene la Lilt

La bambina di otto anni di Meda, pattinatrice sul ghiaccio a Desio, sta affrontando la battaglia con il sorriso.

La forza di Nicole: a otto anni combatte contro un tumore e sostiene la Lilt
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Due pattini da ghiaccio che lasciano una scia a forma di cuore e la scritta «Corri con Niki». E’ il logo stampato sui cappellini fucsia che Nicole Vario, nove anni a ottobre, ha fatto indossare a famigliari, amici, compagni di scuola e insegnanti alla «Pigiama Run» di Milano, l’iniziativa organizzata venerdì 15 settembre dalla Lilt (Lega italiana per la lotta ai tumori) a sostegno dei bambini che, proprio come lei, stanno combattendo la loro battaglia contro la malattia.

La forza di Nicole, che sostiene la Lilt

Occhi scuri ed espressivi, un sorriso che le illumina il volto provato dalle chemioterapie, Nicole mostra la vivacità e la voglia di scherzare di ogni bimbo della sua età, mentre spupazza sul divano il fratellino Alex, nato quattro mesi fa, o mentre scherza con la sorellina Ambra, 7 anni. Mamma Antonella Principato, 31 anni, guarda i suoi tre figli con tenerezza, mentre ci spiega come la vita di questa bella famiglia di Meda è cambiata da inizio anno.

Il tumore scoperto a gennaio

«A gennaio abbiamo scoperto il tumore di Niki», spiega, poi è proprio Nicole a voler raccontare la sua storia: «Ero appena tornata dagli allenamenti di pattinaggio, da qualche anno frequento l’asd Skate up a Desio. Mentre mi stavo facendo la doccia papà Federico ha notato una pallina sul braccio destro e ha chiamato la mamma». Antonella, incinta di quattro mesi, si è precipitata in bagno e ha urlato dallo spavento: «Non avevo mai visto una cosa del genere, era tipo una protuberanza. All’inizio ho pensato alla puntura di un insetto». Subito dopo la corsa all’ospedale Buzzi di Milano, dove Nicole è stata sottoposta a ecografia e risonanza magnetica in regime di urgenza.

Il ricovero al Buzzi e all'Istituto dei tumori

«I medici sospettavano già che fosse qualcosa di preoccupante e ci hanno indirizzato all’Istituto nazionale dei tumori di Milano per degli accertamenti - prosegue Antonella - Purtroppo i loro timori erano fondati. E’ stata eseguita la stadiazione del tumore ed è stato appurato che si trattava di un rabdomiosarcoma, un tumore dei tessuti molli che è piuttosto raro, ma diffuso in età pediatrica». La diagnosi è piovuta addosso alla famiglia come un macigno. «Ci è crollato il mondo addosso, ma è stata proprio Niki a mostrare una forza incredibile - aggiunge - Ha affrontato tutto con tenacia, cercando di non perdere il sorriso».

I cicli di chemioterapia e l'intervento

La bambina in questi mesi si è sottoposta a nove cicli di chemioterapia, oltre a 30 sedute di radioterapia al braccio e 27 all’ascella. Ha subito anche un intervento chirurgico per l’asportazione del tumore: «Le hanno tolto gran parte del muscolo», dice Antonella mostrandoci la cicatrice di parecchi centimetri sul braccio di Nicole.

«Anche se la lotta non è finita, dato che per 12 mesi dovrà sottoporsi alla chemio di mantenimento e poi ci saranno cinque anni di follow-up, a settembre ha potuto ritornare a scuola e per lei è stata una grande gioia rivedere i suoi compagni della 4B della primaria Polo», continua. Guarda orgogliosa la sua bimba, che ha dimostrato una maturità disarmante: «Quasi subito abbiamo smesso di usare il termine “pallina” e abbiamo chiamato il tumore con il suo nome. In ospedale, non appena ha notato che stava perdendo i suoi lunghi capelli castani, ha chiesto di tagliarli. Ma quello che più mi ha sorpreso è che vedendo così tanti bimbi che stavano male ha voluto a tutti i costi fare qualcosa per aiutarli e per sensibilizzare sui tumori infantili».

Il sostegno alla Lilt con la Pigiama Run

La mamma, dato che all’ingresso dell’Istituto vedeva sempre il banchetto della Lilt, si è informata sull’associazione e ha scoperto che il 15 settembre si sarebbe svolta la «Pigiama Run» a Milano.
E così, insieme a Nicole, ha iniziato a pubblicizzare l’iniziativa.

«Niki è diventata una sorta di influencer, facevamo video su Tik Tok in cui invitava tutti a partecipare - spiega Antonella - E in poco tempo siamo riuscite a coinvolgere 130 persone. Per partecipare alla corsa abbiamo pensato a un outfit personalizzato: oltre al pigiama, l’indumento che i bambini malati indossano per la maggior parte del tempo, abbiamo pensato a un cappellino fucsia con il disegno di un paio di pattini e la scritta “Corri con Niki”».

Oltre ai famigliari, tra cui i bisnonni Giuseppe Principato e Antonia Priolo, c’erano i compagni di scuola, gli amici del catechismo, le insegnanti Letizia e Roberta, la pediatra Marta Meneghel, i colleghi della mamma e del papà e anche Gregorio, un bimbo incontrato al Buzzi.

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La testimonianza di Niki a Radio 101

L’energia contagiosa di Niki ha conquistato anche la Lilt, che l’ha invitata sul palco per raccontare la sua storia, trasmessa da Radio 101.

«La sua è una testimonianza di resilienza e speranza - conclude la mamma - Non è facile, stiamo pregando tanto e speriamo che tutto si risolva, ma nel frattempo bisogna andare avanti e continuare a vivere. Sempre con il sorriso».

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