Desio

Omicidio di Omar Annaoui, chiuse le indagini

Per Sadik Ilhami ora si profila la richiesta di rinvio a giudizio

Omicidio di Omar Annaoui, chiuse le indagini
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Chiuse le indagini sull’omicidio del 50enne marocchino Omar Annaoui, l’uomo che ad agosto di un anno fa è stato picchiato, probabilmente a mani nude, alla testa e al torace, e poi strangolato con un tubo di gomma, prima di essere seppellito in pochi centimetri di terra, in un campo di granturco a qualche decina di metri dalla caserma dell'Arma, in via Caduti di Nassirya a Desio

Omicidio di Omar Annaoui, chiuse le indagini

Resta come unico indagato Sadik Ilhami, 34 anni, senza fissa dimora, anch’egli marocchino con precedenti di piccolo conto. È accusato di omicidio e occultamento di cadavere. I Carabinieri lo cercavano da mesi, fino a che non lo avevano individuato in un centro commerciale a Lissonea marzo di quest’anno, dove stava acquistando dei vestiti.

All'uomo si era arrivati grazie alle informazioni di un altro nordafricano e al riscontro degli esami del dna sull'area e sul luogo del delitto, avvenuto in una vecchia casa mandamentale abbandonata (un istituto di custodia per detenuti accusati di reati lievi), a pochi metri dal luogo del seppellimento. L'uomo aveva adoperato un carrello da supermercato per spostare il cadavere. La lite fra i due sarebbe avvenuta per questioni di droga.

Nei mesi scorsi, in tribunale, si era celebrato l’incidente probatorio che aveva messo a confronto l’indagato con il testimone che aveva aiutato i carabinieri a ritrovare il cadavere. Nonostante gli inquirenti sospettino che non abbia agito da solo, Ilhami resta comunque l’unico uomo per il quale ora si profila la richiesta di rinvio a giudizio.

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