Caos a Lesmo: dopo la frattura nel centrodestra il segretario della Lega si dimette e la civica si sfila
Luca Vimercati lascia l'incarico: "Stavamo lavorando per una coalizione unita, ma Forza Italia ci ha tradito"; Aldo Federico: "Non ci prestiamo ai giochi dei partiti"
Caos a Lesmo: dopo la frattura nel centrodestra il segretario della Lega, Luca Vimercati, ha annunciato l'intenzione di rassegnare le proprie dimissioni. Anche la civica "Lesmo al Centro" di Aldo Federico ha dichiarato di non voler prendere parte alle elezioni a causa del ruolo giocato dai partiti nella contesa.
Caos a Lesmo: il segretario della Lega si dimette
Lo aveva detto e lo ha fatto. Il segretario della sezione lesmese della Lega Luca Vimercati ha ufficialmente annunciato ai vertici provinciali e regionali l’intenzione di rimettere il proprio mandato. Alla base della decisione, il mancato accordo per un centrodestra unito e il conseguente sostegno del Carroccio alla candidatura di Marco Desiderati:
"Ho già comunicato ai militanti la mia decisione di dimettermi da segretario in anticipo rispetto alla scadenza del mandato fissata per il prossimo settembre. Il motivo è il fallimento del progetto di cambiamento con un centrodestra unito a Lesmo dopo il disastro della battaglia elettorale fratricida del 2022. A tale progetto ho lavorato alacremente fin dal primo giorno con Fratelli d’Italia, Lesmo al Centro, che ringrazio molto per la fattiva collaborazione, e per soli sette giorni con Forza Italia, che non ringrazio affatto".
Un divorzio annunciato e la sfiducia dei militanti
Poi la ricostruzione di un divorzio annunciato e della sfiducia maturata tra i militanti nei confronti dell'ormai ex segretario:
"L’alleanza era stata sancita il 19 febbraio con solenne stretta di mano tra i quattro referenti e insieme avevamo iniziato a lavorare alla candidatura di una stimata professionista lesmese che potesse unire tutte le forze della coalizione senza attriti. Poi, il 26 febbraio, ecco il tradimento immediato e il lancio pubblico di un candidato divisivo (Desiderati, ndr), senza dibattito interno alla coalizione locale, senza se e senza ma proprio come nel 2022. A quel punto sei militanti leghisti lesmesi su nove hanno manifestato il proprio appoggio totale e incondizionato all’ingombrante “Ayatollah Desiderati”, da 31 anni sulle scene amministrative locali. Anche in questa occasione convincendo i dirigenti leghisti su questa via, a me e a pochi altri militanti leghisti non gradita. Risultato: stessa battaglia elettorale fratricida contro gli alleati di maggioranza alla quale, per coerenza, non parteciperò"
Anche la civica si sfila dalla contesa
Al contempo, anche la civica "Lesmo al Centro" ha annunciato l'intenzione di non presentarsi alle prossime elezioni. La lista di centro guidata da Aldo Federico, in occasione della tornata del 2022, aveva sostenuto la candidatura di Luca Zita. Ora, però, il passo indietro:
"In questi anni abbiamo sempre lavorato per mantenere unita la coalizione e anche questa volta avevamo dato la disponibilità a scendere in campo qualora si fosse giunti a una candidatura unanime. Così non è stato e noi ne siamo profondamente delusi. Desiderati è già stato bocciato dai lesmesi, non esiste motivo per cui debba ancora candidarsi a sindaco. Noi avevamo auspicato un cambiamento, ma così non è stato e l’accordo è saltato dopo che Lega e Forza Italia hanno deciso di accordare la propria fiducia a una persona che non rispecchia il nostro modo di intendere il bene dei lesmesi"
Il fondatore di "Lesmo al Centro" non risparmia critiche nemmeno a Fratelli d’Italia, ormai ex alleati con cui la civica aveva condiviso il percorso alle elezioni del 2022:
"Ci era stato garantito che il centrodestra sarebbe stato unito e che Fratelli d’Italia avrebbe proposta una candidatura unitaria: tutte promesse che sono state disattese. Avevamo tanti progetti per Lesmo, ma ci sentiamo presi in giro e pensiamo che non ci siano più le condizioni per partecipare a queste elezioni. Una decisione sofferta, ma coerente, perché non ci prestiamo a questi giochi di potere dei partiti. Lo abbiamo sempre ribadito: a Lesmo noi non vogliamo fare politica, ma sociale".