Politica rovente a Lissone

Caos in Lega, in 21 (su 28) mollano il partito: "Noi non indietreggiamo"

Dopo la dissoluzione del gruppo consiliare, anche gli iscritti strappano le tessere in rotta coi vertici provinciali

Caos in Lega, in 21 (su 28) mollano il partito: "Noi non indietreggiamo"
Pubblicato:
Aggiornato:

Non si placa la bufera nella Lega di Lissone. Ben 21 militanti (su 28 soci ordinari) hanno infatti riconsegnato le tessere al partito e hanno aderito alla lista civica "Meroni 2022".

Addio alla Lega, in 21 nella civica

Dopo la notizia della formalizzazione della dissoluzione del gruppo consiliare della Lega nel Parlamentino lissonese, l'ormai ex sezione ha voluto mettere i puntini sulle "i" annunciando l'addio definitivo al movimento che per trent'anni è stato il protagonista della politica locale.

Una logica conseguenza della successione di eventi che hanno portato all’unica azione possibile, lasciare un movimento al quale è apparso chiaro fin dall’inizio della questione del post di Fabio Meroni su Facebook, non interessava il parere dei militanti lissonesi. Per noi il dialogo e il confronto sono sempre stati la cosa migliore da fare e infatti chiedemmo subito a Fabio Meroni le ragioni del suo post, cosa che nessuno dei vertici della Lega fece, salvo accodarsi ad un processo politico giostrato ad arte dalla Sinistra.

Una vicenda che, tra l'altro, sta facendo traballare il Centrodestra lissonese anche in vista dell'imminente tornata elettorale della prossima primavera.

"Meroni aveva chiesto scusa"

Una vicenda iniziata alla fine dello scorso anno a seguito del post shock con il quale l'allora segretario (e capogruppo consiliare) aveva citato la senatrice a vita Liliana Segre, reduce dell'Olocausto, col numero tatuatole dai nazisti sul braccio.

Fu un errore grave, certo, ammise subito Meroni, a cui sono peraltro prontamente seguite le scuse alla senatrice Segre. Scuse sentite e ripetute in tutti gli ambiti istituzionali , sugli organi di stampa , a cui è anche seguita la promessa di un percorso di riconciliazione con la Comunità Ebraica . Noi sappiamo che Meroni non viene mai meno ad una promessa. Ci ha chiesto scusa e ci ha ribadito il suo assoluto rispetto per la senatrice Segre e che assolutamente non si riconosceva in alcuna forma di antisemitismo. Aveva, in modo sbagliato, cercato di provocare le coscienze sulla questione dei vaccini. Errare è umano e quanto accaduto non va a mettere in discussione il suo valore e il suo operato come uomo politico e nelle istituzioni.

Ma l'attacco finale, gli ormai ex militanti della Lega, lo hanno riservato per il loro movimento.

"Mai avuto notizie su eventuali provvedimenti"

I militanti, che ora proseguiranno l'attività politica nella civica che nel 2017 aveva appoggiato la candidatura a sindaco proprio di Meroni, non hanno risparmiato critiche alla nuova "Lega nazionale e nazionalista".

Il 30 dicembre una telefonata a Meroni da parte del referente provinciale annunciava che in quella stessa mattinata si era svolto un Consiglio regionale ed erano state prese delle misure a suo carico. Misure che andavano dalla richiesta di espulsione o sospensione e che, essendo lui il referente della sezione di Lissone, quest’ultima veniva commissariata. Mentre per i procedimenti di Meroni non si aveva notizia scritta, il 31 dicembre 2021 arrivò la mail del commissariamento.

Una doccia fredda non tanto per l'ex borgomastro, che nel frattempo non era stato nemmeno candidato per il Consiglio provinciale, quanto per gli altri membri del partito che, a loro dire, sarebbero stati tenuti all'oscuro di tutto.

Vogliamo lasciare con quell’ultimo giorno del 2021 , lo sgomento, lo sconcerto e la rabbia per come siamo stati trattati. Infatti, mentre noi attendavamo il rientro di tutti i militanti dalle festività per parlarne, già il 3 e 4 gennaio ci trovavamo sui giornali il commissariamento. Eccoci quindi alla decisione di lasciare la Lega. Adesso guardiamo al futuro. Siamo un gruppo di amministratori ed ex amministratori, imprenditori, liberi professionisti, giovani e meno giovani, gente di esperienza che ha voglia di lavorare, che ha tante idee per la nostra Lissone. Noi vogliamo esserci e se logiche di partito, che non comprendiamo o meglio che rifiutiamo, ci volevano mettere fuori gioco, sappiano che noi ci saremo!

Così hanno concluso i 21 militanti che, letteralmente, sono usciti dalla Lega sbattendo la porta.

(in copertina le tessere dei militanti strappato e riconsegnate al partito)

LEGGI L'EDIZIONE DIGITALE DEL GIORNALE DI MONZA

Leggi anche
Seguici sui nostri canali
Necrologie