Il caso

Il sindaco di Ornago non si dimette: la minoranza abbandona il Consiglio

Al centro delle polemiche la situazione giudiziaria di Daniel Siccardi: "Questo è un teatrino fatto di falsità e omertà: noi non ci stiamo".

Il sindaco di Ornago non si dimette: la minoranza abbandona il Consiglio
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Consiglio comunale infuocato quello andato in scena iera sera, mercoledì 25 gennaio 2023, a Ornago. Al centro delle polemiche la situazione giudiziaria del sindaco Daniel Siccardi, che nei giorni scorsi aveva chiesto la sospensione del processo che lo vede imputato e la messa in prova proprio in Municipio. I rappresentanti della civica di centrosinistra "Progresso e Solidarietà" Giuseppe Gustinetti e Giulia Villa hanno deciso di lasciare l'assise. Assente il rappresentante di "Insieme per Ornago" Marco Sala.

L'interpellanza sui fondi ricevuti dal Ministero

Prima di abbandonare la seduta, il capogruppo di "Progresso e Solidarietà" ha presentato un'interpellanza al sindaco Daniel Siccardi, chiedendo conto dei 5.000 euro ricevuti dal Ministero dell'Interno proprio in virtù delle minacce ricevute dallo stesso primo cittadino. Una forma di indennizzo che, a conti fatti, stona con l'andamento delle indagini.

"Vista la richiesta di messa in prova dell'imputato Daniel Siccardi ci chiediamo se il Comune di Ornago dovrà restituire la somma ricevuta dal Ministero e se il nostro Comune potrà essere soggetto di sanzioni".

Sulla questione il sindaco ha scelto di non rispondere immediatamente, ma di fornire una risposta scritta entro cinque giorni dalla presentazione dell'interpellanza.

L'abbandono della seduta

Dopo aver presentato l'interpellanza, il capogruppo Gustinetti ha quindi letto un durissimo comunicato, annunciando l'abbandono della seduta.

"Noi del gruppo Progresso e Solidarietà riteniamo inaccettabile sedere in Consiglio comunale con un sindaco oggetto di azioni giudiziarie a tutti ben note e con le persone conniventi che compongono il resto della maggioranza - ha dichiarato Gustinetti - Quella messa in scena durante le sedute è una brutta rappresentazione teatrale, un teatrino, fatto di falsità e omertà, due condizioni che non ci sentiamo di sostenere con la nostra presenza. Eticamente e istituzionalmente quello che sta accadendo a Ornago non è più sostenibile; è scorretto ed è una presa in giro alle istituzioni, al loro valore simbolico, ma soprattutto è una presa in giro dei citadini. Continuate pure nella vostra realtà fatta di falsità, di poca chiarezza, nessuna trasparenza e soprattutto in assenza assoluta di senso di responsabilità. Signor sindaco, ma a questo punto ci rivolgiamo anche a tutti i componenti del gruppo SìAmo Ornago: non siete degni del ruolo che ricoprite perché egoisti, irrispettosi dell'istituzione che siete chiamati a condurre. Per questo abbandoniamo questa seduta del Consiglio comunale".

Una decisione accolta dall'applauso dei tanti cittadini presenti in sala. Tra loro anche l'ex candidato della lista civica di centrodestra "Insieme per Ornago" Dardo Brambilla: quest'ultimo si è alzato e ha abbandonato l'aula mostrando un cartello con la scritta "Dimissioni".

Nessun commento sulla scuola

Nel corso dell'assise non è arrivato alcun commento da parte dell'Amministrazione comunale sui fatti che negli ultimi giorni hanno coinvolto la scuola primaria di Ornago. Lunedì, lo ricordiamo, una porta del bagno si è staccata e ha colpito una bambina di seconda elementare, mentre nella notte tra martedì e mercoledì alcuni malviventi si sono introdotti nella struttura rubando computer e tablet.

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