Carate Brianza

«Il futuro della scuola di Costa Lambro va ripensato: lo dicono i numeri»

Il tema del nuovo posteggio a servizio del plesso della frazione ha tenuto banco anche in Consiglio comunale. Il capogruppo del Pd: "Il tempo dirà se avrete costruito una cattedrale nel deserto"

«Il futuro della scuola di Costa Lambro va ripensato: lo dicono i numeri»
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Il futuro della scuola primaria di Costa Lambro a Carate Brianza è finito di nuovo al centro del dibattito politico.

Costa, la vicenda del parcheggio e il futuro del plesso

Nell'ultimo Consiglio comunale, in occasione della approvazione del Piano di diritto allo studio, il capogruppo del Partito democratico è tornato a parlare del progetto del posteggio pubblico che l'Amministrazione ha progettato di realizzare a servizio del plesso della frazione su un'area privata in via Montello ceduta gratuitamente da un privato. Ma il professor Francesco Paoletti, consigliere di minoranza, ha voluto ripercorrere e spiegare anche le ragioni della riflessione che aveva affidato il 12 ottobre scorso in una lettera inviata al Giornale di Carate e che il centrodestra aveva duramente criticato per l’incoerenza di posizione espressa sulla vicenda del posteggio.

Come noto, il Pd a fine luglio aveva infatti votato favorevolmente in Aula alla acquisizione del terreno per la realizzazione del parcheggio a Costa Lambro e lo stesso Paoletti aveva dichiarato che quella di costruire un posteggio era "una decisione da appoggiare",  e che "data la situazione della zona complessa" l'opera pubblica progettata "arricchiva di dotazioni il nostro territorio...". Nella lettera al Giornale di Carate di metà ottobre il capogruppo dem aveva invece parlato di un parcheggio che è uno "scempio per come è stato progettato" arrivando poi ad allargare la riflessione sul futuro del plesso della frazione.

L'intervento del capogruppo Pd

Sull'argomento il professor Paoletti ci è ritornato nell'ultima seduta in Consiglio comunale con un lungo e articolato intervento.

«Perché aprire una discussione dovrebbe essere un “fatto gravissimo” come ha sostenuto il capogruppo di Forza Italia? Un’Amministrazione quando ragiona su un bisogno lo fa sulla base di dati attuali e lo fa ponendo i dati in una prospettiva perché deve intervenire impegnando fondi pubblici a fronte di bisogni che cambiano nel tempo, in termini qualitativi e quantitativi», ha rimarcato convinto Paoletti.
«In complesso, oggi, le scuole primarie di Carate Brianza contano 660 studenti suddivisi in 30 sezioni, con una media quindi di 22 studenti a sezione... Di questi 660 studenti, 55 sono alunni non residenti. Nello specifico, nel plesso di Costa Lambro ci sono 101 alunni e questo dato viene utilizzato oggi per sostenere quel plesso come “servizio fondamentale per la frazione”. Proviamo, però, a fare un’analisi. Di questi 101 alunni 88 sono residenti, 13 provengono da fuori. Non ho sentito nessuno però dire quanti di quelli caratesi siano residenti nelle due frazioni, che diventa un dato cruciale, perché dobbiamo ragionare di bisogni e di efficienza».

«La scuola di Costa, una volta, accoglieva circa 125 bimbi per 25 sezioni e 120 provenivano dalle due frazioni e che raggiungevano la scuola a piedi tanto che problemi di parcheggio non c’erano - ha proseguito Paoletti - Perché sono cambiate le cose? La scuola è utilizzata da alunni non residenti nella frazione che potrebbero utilizzare altri plessi scolastici, ma il bisogno dei caratesi può essere soddisfatto anche dalle eccellenze da tutti riconosciute dei plessi Lodi e Romagnosi. Ci siamo chiesti quanti alunni raggiungono la scuola a piedi, cosa che rende il servizio davvero insopprimibile per la frazione? O quanti ci vanno in auto in un tragitto non diverso da quello che li porterebbe in altri plessi? Quanti ci vanno con il pulmino? Quella scuola di Costa nasceva anni fa come servizio insopprimibile per la frazione quando le famiglie non avevano le automobili... L’Amministrazione deve invece porsi oggi il problema del futuro di questo plesso e a nessuno sfugge che siamo in un percorso di riduzione delle nascite. I numeri - ha proseguito ancora - ci dicono che oggi abbiamo sezioni con una media di 22 bimbi, che abbiamo spazi inutilizzati e che potremmo facilmente fare un’analisi numerica su quanto costi al Comune riscaldare e pulire un plesso e su quanto questo sia indispensabile rispetto ad un’utenza che non è più quella di venti anni fa e che ha una mobilità completamente diversa... Forse i bisogni che dovremo soddisfare a breve saranno altri: cresceranno i bisogni della Terza età a cui oggi invece non diamo risposta. A Carate un centro diurno pubblico non c’è ed è un’esigenza che servirà, non domani, ma a breve. Usiamo allora gli edifici rispetto a bisogni che cambiano. Se davvero riteniamo di avere bisogno di un parcheggio di quelle dimensioni lì, nello scenario globale che ho tracciato, ripensiamoci! Siete tutti molto più giovani di me - ha concluso Paoletti rivolgendosi ai consiglieri di maggioranza - Il tempo vi dirà se la mia era una riflessione lucida o meno e il tempo ci dirà anche se realizzando quel posteggio in via Montello, che ritengo un obbrobrio così come progettato, abbiamo costruito una cattedrale nel deserto...».

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