Il sindaco «vuole» il nuovo assessore entro fine mese
A fine luglio le clamorose dimissioni di Cristina Camesasca che non è ancora stata sostituita all’interno della squadra di centrodestra al governo della città
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Il nuovo assessore ai Servizi sociali di Carate Brianza, che prenderà il posto della dimissionaria Cristina Camesasca, potrebbe essere nominato già a fine mese.
Il sindaco «vuole» il nuovo assessore entro fine mese
O meglio, entro fine mese, il sindaco - dopo quasi sette mesi dal clamoroso addio di Camesasca - ha posto una sorta di ultimatum alla lista civica «Siamo Carate» per indicare la figura candidata e che dovrà essere necessariamente una donna per il vincolo delle cosiddette «quote rosa» in Giunta imposto dalla Legge.
Sullo sfondo, però, resta anche l’ipotesi di un possibile «rimpasto» di deleghe all’interno dell’Esecutivo qualora la civica di maggioranza, guidata oggi da Gabriele Villa, non trovasse un profilo «gradito» quanto a competenze in materia sociale, come richiesto già in prima battuta dal primo cittadino.
La delega ai Servizi sociali potrebbe in questo caso finire anche nelle mani dell’attuale vicesindaco Luca Cesana, che «cederebbe» ovviamente qualcuno degli attuali quattro incarichi Cultura, Ambiente, Commercio e Frazioni.
Il termine ultimo per la proposta del nuovo nome dell’assessore sarà la prossima seduta di Consiglio comunale già convocata per il 27 febbraio.
«E’ un’indicazione che ho preferito dare per fare il punto all’interno della maggioranza, ma non certo per difficoltà o carenze. In questi mesi l’ufficio ha lavorato molto assiduamente e io con loro portando avanti progettualità e percorsi che verranno oltremodo sviluppati nel prosieguo del mandato», si è limitato a confermare il sindaco, che da luglio ricopre la delega ad interim.
L’assessore e vicesindaco Camesasca, nominata in Giunta dopo le elezioni amministrative del maggio 2023, come si ricorderà, si era dimessa lo scorso luglio per «motivi personali» che non avevano però nascosto i «mal di pancia» già manifestati al sindaco e che andavano avanti evidentemente da qualche tempo ma che, nell’ultimo mese e mezzo, si erano fatti più insistenti se è vero che, negli ultimi venti giorni, Camesasca era letteralmente sparita dagli uffici e aveva scelto addirittura di non presentarsi più di persona alle sedute dell’Esecutivo limitandosi spesso al collegamento in streaming.
Dietro lo «strappo» - che la diretta interessata non ha mai però spiegato pubblicamente - ci sarebbero state decisioni di cui era stata informata, ma che non avrebbe però condiviso - legate all’utilizzo di parte delle risorse destinate ai Servizi sociali impiegate per l’allestimento dei seggi elettorali fuori dalle scuole e per le quali l’assessore dimissionaria si sarebbe poi messa pesantemente «di traverso» arrivando alla rottura definitiva. Fino a una sorta di aut aut nei confronti dei responsabili di settore interessati che il sindaco, a capo della squadra di governo, non ha evidentemente «assecondato» portandola a protocollare a sorpresa le sue dimissioni.
(in copertina Cristina Camesasca)