Affondo

"La Regione dà soldi solo a Comuni del Centrodestra"

I sindaci brianzoli del Centrosinistra e i consiglieri di Brianza Rete Comune attaccano la Regione

"La Regione dà soldi solo a Comuni del Centrodestra"
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La denuncia (politica) è forte: la Regione ha concesso alla Brianza oltre un milione di euro, ma casualmente (no, per gli accusatori) i soldi sono andati quasi esclusivamente a Comuni del Centrodestra

Il nodo dei soldi regionali

«Come annunciato trionfalmente da alcuni esponenti di Centrodestra oggi attivi in campagna elettorale, Regione Lombardia ha recentemente approvato il finanziamento di 1.5 milioni di opere in Brianza, a margine del Bilancio di previsione per il 2023: risorse che andranno quasi esclusivamente a Comuni amministrati dal centrodestra».

A formulare la denuncia politica sono i sindaci del Centrosinistra di Monza e Brianza, insieme ai consiglieri provinciali del gruppo Brianza Rete Comune. A loro dire, infatti, la Regione non ha premiato tutta la Brianza, ma scientemente solo alcune sue parti.

«Una bella notizia per i Comuni elencati dai consiglieri regionali di destra - hanno proseguito - Fin qui tutto bene? Non benissimo, dobbiamo dirlo. Sono solo due i casi in cui sono stati sostenuti Comuni amministrati dal centrosinistra. Quanto accaduto quest'anno conferma la condotta tenuta anche negli anni precedenti. E anzi, proprio le risultanze dello scorso anno testimoniano bene il meccanismo: allora, tra i beneficiari c’era il Comune di Monza (e quest’anno no), e non c’erano invece il Comune di Desio o quello di Lissone, che a questo giro passa al doppio incasso. Evidentemente, il cambio di colore politico danneggia alcuni e premia altri, almeno nelle intenzioni di chi oggi governa la Regione».

L’affondo del Centrosinistra va in profondità.

«Se scendiamo nel dettaglio dei progetti finanziati troviamo opere quali “Potenziamento della Videosorveglianza”, “Campo di basket all’aperto”, “Installazione di giochi inclusivi”, “Manutenzione straordinaria di via….”. Si tratta di progetti non riconducibili a temi progettuali ben definiti, né l'assegnazione di risorse è seguita a una valutazione di merito delle proposte. E' bene sottolineare che i progetti finanziati risultano del tutto omogenei a iniziative analoghe sugli altri Comuni, che si vedono però escluse dai finanziamenti senza alcuna giustificazione di merito. Evidentemente, non fanno parte della Brianza i territori e i cittadini dei Comuni amministrati da forze politiche non riconducibili alla maggioranza che oggi governa Regione Lombardia: almeno questo sembra essere nel pensiero della Giunta regionale. Esprimiamo il nostro disappunto per questa situazione, la cui incongruenza è del tutto evidente. Una incongruenza che amareggia non già per i contributi che non arrivano (cosa pure importante), ma per l’uso arrogante delle istituzioni. Siamo tutti impegnati a partecipare ai bandi per ottenere le risorse derivanti dal Pnrr, è un orizzonte sfidante, a cui ci affacciamo con progettualità coraggiose. E affrontiamo procedure selettive severe ma trasparenti. In questo scenario, del tutto opposto è l'approccio di Regione Lombardia, che elargisce contributi a progetti scelti in modo opaco e senza siano attivate le doverose procedure di selezione. Un atteggiamento che contestiamo e che chiediamo sia oggetto di una seria riflessione, anche al fine di una revisione che porti a maggiori equità e trasparenza».

L'intervento del Pd

Sulla questione è intervenuto anche il Pd.

«Anche quest'anno arriva la legge mancia di Regione Lombardia - ha attaccato il segretario provinciale Pietro Virtuani - Ancora una volta assistiamo al solito metodo di elargire denaro pubblico ai Comuni amici, invece che garantire a tutti gli enti pari condizioni per poter ricevere finanziamenti. Anziché cercare di sfruttare le risorse di bilancio per portare avanti interventi organici e sistematici sui territori Lega e Fratelli d’Italia scelgono ancora una volta di promuovere interventi in alcuni specifici Comuni, la maggior parte dei quali amministrati dal centrodestra. Talvolta capita addirittura  che queste risorse siano destinate ai Comuni prima ancora che questi abbiano iniziato a predisporre i progetti delle opere da realizzare. Un modo di fare politica e di stare nelle istituzioni che mortifica i sindaci e i Comuni, ma consente ai consiglieri regionali del centrodestra di farsi belli in vista della campagna elettorale. Basta con questo modo di fare politica: in Regione Lombardia è necessario e urgente cambiare.”

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