Monza al ballottaggio

L'outsider della politica: "Ecco perché non mi schiero"

Il messaggio di pace di Chierico ha lasciato di stucco. Ferma la condanna al clima di odio politico

L'outsider della politica: "Ecco perché non mi schiero"
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In un clima rovente di odio e scorrettezze, alla fine la lezione l’ha data un «outsider» della politica come il candidato sindaco di Monza Unita Carlo Chierico.  Nomen omen alla fine quello della sua lista che - nata nello spirito di unire e non dividere i monzesi - non si è smentita nemmeno nella settimana più fiammeggiante in attesa del ballottaggio di domenica in cui si decide il candidato sindaco di Monza.

La posizione dello spirituale Chierico

Praticamente ai margini con soli 313 voti e un consenso dello 0,71%, la lista di Chierico era stata comunque «corteggiata» dal candidato del Centrosinistra Paolo Pilotto nel tentativo di raggranellare quanti più voti possibili contro lo sfidante e sindaco uscente Dario Allevi uscito in vantaggio dal primo turno. Eppure Chierico non solo non si è apparentato né tanto meno schierato, ma da candidato spiritual-politico ha lasciato la massima libertà di scelta. E ha lanciato un appello a tutti i monzesi che davvero ha dimostrato di voler fino all’ultimo «fare di Monza la città della pace» come recitava il suo slogan elettorale.

Il testo del suo messaggio di pace

Ecco il testo del suo messaggio cui non si può rimanere indifferenti: «Avendo partecipato in prima persona, come candidato sindaco della Lista Civica Monza Unita, alla prima parte della campagna elettorale, devo dire che mi è piaciuto molto il fair play tra tutti i candidati. Poi essendo, noi di Monza Unita, una vera lista civica nata da poco, abbiamo deciso di rimanere indipendenti, ma invitiamo tutti coloro che ci hanno appoggiato e dato il voto a proseguire il percorso democratico, andando a votare al ballottaggio secondo coscienza e sensibilità individuale».

La condanna al linciaggio di Piffer

Chierico ha poi preso le distanze dal «linciaggio mediatico di cui è stato vittima il candidato Paolo Piffer «reo» di essersi apparentato e di averlo fatto con il Centrodestra. «Ho assistito ad una delegittimazione, sui social, di Piffer: una specie di campagna diffamatoria con offese personali, che condanno fermamente, e che non c’entrano niente con le differenti idee politiche, rimanendo basito e inorridito da come si possa trasformare, da parte di più di qualcuno, un avversario in nemico - ha aggiunto Chierico - Il nostro slogan era e rimane “Cittadini protagonisti di una Monza capitale della Pace” e il nostro intendimento era quello di agire per il bene della comunità, mettendoci al lavoro per la città con altruismo e spirito di servizio: su questi aspetti di principio valuteremo e giudicheremo, rendendolo pubblico, l’operato del sindaco eletto e della nuova Giunta».

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